Il dramma di Zaccheroni: “Sono vivo per miracolo” . Un occhio fuori dall’orbita: ha perso la memoria
E' molto forte l'intervista di Alberto Zaccheroni al Corriere della sera. Racconta: "Sono vivo per miracolo" ecco che cosa è accaduto
E’ una intervista molto forte quella che Alberto Zaccheroni ha rilasciato in esclusiva al Corriere della sera, parlando, dopo mesi, per la prima volta, della brutta caduta che ha cambiato la sua vita in questo ultimo periodo. A trovarlo, in casa, in un lago di sangue, è stata sua moglie. Era a terra, la testa aperta e un occhio fuori dall’orbita. Durissimo e senza filtri il racconto dell’ex allenatore che oggi dice di essere vivo per miracolo.
Poi la corsa in ospedale, la terapia intensiva e oggi, ben pochi ricordi di quello che è accaduto quel maledetto giorno. Di quella caduta ricorda solo che era in casa con sua moglie, che era al piano di sopra. Zaccheroni invece stava scendendo le scale e forse è scivolato. Ha fatto una decina di gradini ruzzolando e ha sbattuto la testa. Fortunatamente sua moglie ha sentito le urla ed è corsa subito a chiamare i soccorsi. Non è ancora chiaro se Zaccheroni sia scivolato nel tentativo di proteggere la cagnolina che era in casa con lui.
Il drammatico racconto di Alberto Zaccheroni
Dei momenti in ospedale, Alberto Zaccheroni ricorda:
Si era necessario l’intervento per ridurre l’emorragia. Ho una grossa cicatrice sulla testa a ricordarmelo. Mi avevano intubato, avevo il sondino.
Oggi sa bene che quella caduta poteva essere fatale e nell’intervista al Corriere della sera spiega:
Ho rischiato la vita, non giriamoci attorno. La botta è stata tremenda, il grande sollievo è non aver riportato danni cerebrali.
Dopo tanti giorni di ricovero in ospedale, la fisioterapia e la voglia di rimettersi in piedi, per celebrare i suoi 70 anni.
Come sta oggi? Nella sua intervista al Corriere della sera spiega qual è la situazione attuale:
Ho perso due diottrie dall’occhio, il male minore considerando il danno iniziale. Sono senza patente perché prima di riottenerla dovrò sostenere dei test e ho qualche deficit di memoria a breve termine.
queste le parole di Zaccheroni che si rende conto comunque, di esser stato fortunato. Spiega inoltre di aver trovato la forza nell’amore della sua famiglia e nell’affetto delle persone a lui vicine. Senza di loro e senza i medici e tutto il personale ospedaliero che si è preso cura di lui, difficilmente ce l’avrebbe fatta.