Per Giada Calanchini un gesto estremo, il suicidio: la conferma dall’autopsia
Gli esami autoptici confermano: Giada non è stata spinta, si è gettata compiendo un gesto estremo
Giada Calanchini, una giovane di soli 22 anni originaria di Roma, è morta nella notte tra domenica e lunedì dopo essere caduta dal terzo piano della casa del suo ex-fidanzato a Bosa. L’autopsia eseguita dal medico legale Roberto Demontis presso l’ospedale San Martino di Oristano ha confermato che si è trattato di un gesto estremo, compatibile con il suicidio. Purtroppo non sembrano esserci dubbi: Giada, distrutta per quella relazione finita, ha deciso di togliersi la vita e nessuno ha compreso prima che potesse arrivare al suicidio, il malessere che stava vivendo.
Secondo il medico legale, le ferite sul corpo di Giada sono coerenti con le dichiarazioni rese dall’ex fidanzato Nicola Tanda, il quale ha affermato di aver cercato di trattenerla mentre si aggrappava alla cintura, che purtroppo si è rotta. La caduta della ragazza è stata verticale, escludendo quindi la spinta. in questi anni purtroppo di storie simili a questa, con un finale diverso, ne abbiamo sentite tante. Ma la procura in questo caso non ha molti dubbi, Giada voleva togliersi la vita. Il suo ex non ha un ruolo in questa drammatica vicenda.
La morte di Giada Calanchini
La Procura di Oristano ha aperto un’indagine nei confronti di Tanda per istigazione al suicidio, ma si tratta di un atto formale per permettere gli accertamenti sull’immobile sequestrato e sui telefonini. Il giovane, assistito dagli avvocati Vittorio Delogu e Annalisa Soggiu, ha consegnato spontaneamente il suo cellulare alla Procura.
Tanda, la famiglia di Giada e i loro avvocati hanno collaborato con le autorità durante le indagini. Secondo l’avvocato Delogu, tutti sono convinti che si sia trattato di una disgrazia. La famiglia di Giada, vicina al ragazzo, ha espresso la propria vicinanza e comprensione per il dolore che sta attraversando. Non ci sono stati dubbi, come successo in altri casi di cronaca simili a questo; le due famiglie sono unite nel dolore per la morte della giovane Giada.
La ragazza, che aveva deciso di trasferirsi a Bosa per amore, verrà sepolta sabato pomeriggio nella cittadina in cui aveva deciso di vivere. La comunità locale si stringe intorno alla famiglia e agli amici di Giada, cercando di trovare conforto in un momento così difficile. La sua morte rappresenta una grande perdita per tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata.