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Obbligo mascherine in Italia: cadono le ultime restrizioni, cosa cambia dall’1 maggio 2023

Cadono anche le ultime restrizioni per l'uso delle mascherine: cosa cambia dal primo maggio 2023 in Italia, le ultime notizie

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L‘Italia entra nella fase post Covid a partire dal 1° maggio 2023, con la fine delle restrizioni che hanno caratterizzato i tre anni di pandemia. Anche se l’Organizzazione mondiale della sanità non ha ancora dichiarato ufficialmente la fine dell’emergenza, l’Italia ha deciso di rimuovere le ultime restrizioni e tornare alla normalità. A partire da lunedì, non sarà più obbligatorio indossare la mascherina nelle strutture sanitarie e verranno cancellati i tamponi per ricoverati e pazienti del pronto soccorso, con l’eccezione di reparti con pazienti ad alto rischio come terapie intensive, malattie infettive e residenze sanitarie per anziani (Rsa). Nei reparti di medicina interna, dove l’età media dei degenti è molto alta, ci sarà una certa discrezionalità per i direttori sanitari. Inoltre, sarà ancora necessario attraversare una zona-filtro per entrare in pronto soccorso per coloro che presentano sintomi respiratori.

Obbligo mascherine in Italia: addio alle ultime restrizioni

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ritiene che l’emergenza sia ormai superata e i dati lo confermano. Tuttavia, se una nuova minaccia dovesse presentarsi sotto forma di una variante diversa, il governo è pronto a intervenire. Si guarda avanti alla stagione autunno/inverno 2023-24, quando alla popolazione verrà proposta la vaccinazione antinfluenzale insieme a quella anti Covid, offrendo dosi possibilmente aggiornate sulla base dei virus circolanti.

Anche se la campagna di vaccinazione contro il Covid continua teoricamente, nella pratica la richiesta di dosi è svanita. Tutti i centri vaccinali sono chiusi e gli ospedali somministrano i vaccini solo su richiesta. Il Lazzaro Spallanzani di Roma, interamente dedicato alle malattie infettive, prevede ad esempio una seduta alla settimana, anche senza prenotazione. In tutto l’Italia, sono state stoccate circa 236 milioni di dosi, ma solo 63 milioni sono state inoculate. Il ministro Schillaci ha chiesto alla Commissione europea di rinegoziare i contratti con i fornitori chiedendo di poterli acquistare su base nazionale e non secondo le ripartizioni di Bruxelles.

Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha espresso cautela riguardo alla situazione attuale, dichiarando che “siamo molto incoraggiati dal costante calo dei decessi, diminuiti del 95% dall’inizio del 2023. Tuttavia, alcuni Paesi stanno registrando aumenti“. La fine della pandemia sembra ormai vicina, ma è importante continuare a seguire le precauzioni necessarie per evitare ulteriori problemi sanitari. Soprattutto se si vive con persone fragili, che hanno anche delle altre patologie, la prudenza non è mai troppa e l’uso di una mascherina, potrebbe comunque salvare una vita.

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