Wilma e Giampaolo uccisi a Verona: arrestato il figlio 54enne
Omicidio a Verona le ultime notizie: arrestato il figlio della coppia ritrovata morta in casa
Una notizia arrivata ieri sera, quella del ritrovamento di due cadaveri in una abitazione di Verona, in Borgo Roma. Marito e moglie. Tanto sangue e una ennesima tragedia familiare. Nel corso delle ore poi gli aggiornamenti: non è stato un estraneo a entrare in casa e a compiere la mattanza. Wilma Vezzato, che aveva 73 anni e suo marito, Giampaolo Turazza sono stati uccisi nella loro casa dal figlio. L’unico figlio che avevano, lo stesso che aveva allertato le forze dell’ordine denunciando la morte dei suoi genitori. Quando gli agenti di polizia sono entrati in casa, hanno ritrovato i gatti della coppia a vagare tra il sangue, vicini ai cadaveri di Wilma e Giampaolo e hanno capito che qualcosa era successo.
Osvaldo di 54 anni sarebbe l’assassino. Lo stesso che verso le 16 è andato alla Guardia di Finanza. Non si sa cosa abbia raccontato. Se abbia detto di aver ammazzato i genitori o, semplicemente, di averli trovati morti. Pochi minuti dopo, è iniziata l’indagine che ha portato alla scoperta dei due cadaveri. Il delitto , secondo quanto è trapelato in queste ore, risalirebbe a lunedì sera.
Omicidio Verona: fermato il figlio della coppia
Il figlio è stato portato in Questura per essere interrogato. È accusato di duplice omicidio. I due genitori sarebbero stati accoltellati alla gola: il padre mentre era a letto, la madre è stata trovata nel corridoio del loro appartamento. L’uomo era stato in precedenza condotto sulla scena del crimine, ammanettato, così lo hanno visto i vicini che ignari di tutto, venivano ascoltati dalla polizia che chiedeva loro se avessero sentito una lite o altri rumori strani. Le stesse persone che nelle ultime ore hanno descritto Osvaldo come una persona molto gentile ed educata, ma anche «problematica»: a tarda sera la notizia che a suo carico è stato eseguito un fermo.
I genitori e l’unico figlio: divisioni e momenti comuni
I vicini di casa hanno raccontato come erano i rapporti in quella famiglia. Wilma si prendeva cura di suo figlio, lo accompagnava a fare le visite mediche, e si prendeva cura anche di suo marito che, da quando aveva smesso di lavorare, era andato in depressione. Tra padre e figlio invece erano continue le discussioni, le liti. I due proprio, non andavano d’accordo ma mai nessuno avrebbe pensato che si sarebbe arrivati a tanto. Lunedì pomeriggio, una vicina di casa ascoltata dalla polizia, sente l’ultima litigata. Poi silenzio. Osvaldo andava e veniva da quella casa tutti i giorni, anche per i gatti, per cui a nessuno è sembrato che quel giorno, fosse successo qualcosa di diverso. E invece quel giorno, due persone, erano state uccise in quel palazzo.