Nella video chiamata la confessione sull’omicidio di Marzia Capezzuti: strangolata, acido addosso
L'omicidio di Marzia Capezzuti: tutta la verità in una video chiamata, dettagli macabri sulla fine di una ragazza troppo fragile per la quale si è fatto molto poco
Hanno forse pensato che avrebbero potuto continuare a intascare la pensione di Marzia Capezzuti anche senza doverla tenere in casa. Hanno pensato di poterla uccidere senza che nessuno se ne accorgesse o che denunciasse questa vicenda. Ma hanno fatto molto male i conti gli assassini di Marzia anche perchè, alcuni vicini di casa, più volte avevano chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e in quella casa, c’erano stati anche gli assistenti sociali. E’ stato questo forse il motivo che ha spinto Barbara, suo marito e i suoi figli a decidere che era arrivato il momento, dopo anni di torture e maltrattamenti, di eliminare Marzia? Hanno fatto tutti da soli gli assassini della Capezzuti. Il figlio minore di Barbara in una video chiamata con la sorella, ha confessato come Marzia è stata uccisa, ha rivelato anche dove era stata portata. Pochi giorni dopo la video chiamata, i Carabinieri sono arrivati il quel casolare abbandonato e lì hanno trovato il corpo della ragazza di Milano, che era arrivata per caso in provincia di Salerno. Per amore. Un amore che però non si era dimostrato tale. Perchè Marzia, da subito, aveva iniziato a subire vessazioni, come poi adesso tutti raccontano. Non hanno più paura delle tre persone arrestate, neppure i vicini di casa, che parlano, raccontano di urla, di richieste di aiuto. E ci hanno provato a salvare Marzia, non ci sono riusciti.
Come è stata uccisa Marzia Capezzuti: le ultime notizie
«L’abbiamo portata a fare un giro. L’abbiamo tirata» dice il fratello 15enne figlio di Barbara a sua sorella Anna che ieri sera nel corso della trasmissione Chi l’ha visto ha rilasciato anche delle scioccanti dichiarazioni. E disegna un gancio con le mani il ragazzino, facendo capire che è stata strangolata. Poi aggiunge che forse sul cadavere «è stato buttato l’acido addosso». La ragazza era «affetta da disturbo della condotta in ritardo mentale di media gravità». Il video, racconta oggi l’edizione napoletana di Repubblica, è agli atti. Manca l’audio ma il colloquio è stato ricostruito con una perizia leggendo il labiale del ragazzino. Noschese e Vacchiano devono rispondere anche dell’accusa di maltrattamenti, sequestro di persona, indebito utilizzo di carte di pagamento e tortura. Oltre che di omicidio.
La figlia di Barbara, nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, ha raccontato che nel periodo in cui viveva in quella casa, ha visto cose che non potrà mai dimenticare. Ha visto Marzia, costretta a ingoiare, da quello che lei definisce “l’orco cattivo”, i mozziconi di sigaretta ancora accesi. Nel corso degli interrogatori portati avanti in questi mesi, sono emersi anche altri dettagli, ad esempio, si è scoperto che Marzia era stata marchiata con le iniziali, B e V, Barbara Vacchiano. La donna, aveva anche detto a sua figlia di stare tranquilla, perchè non l’avrebbero mai trovata: “L’ho uccisa e data in pasto ai maiale”. In realtà il corpo di Marzia è stato ritrovato e adesso, se la giustizia dimostrerà che Barbara, suo marito e suo figlio sono i colpevoli di questo atroce omicidio, potrebbero non uscire più dal carcere.
Sconvolti i genitori di Marzia costretti ad ascoltare come una ragazza di 29 anni ha vissuto per anni e come poi, è stata uccisa.