Attualità Italiana

La morte di Rkia in Polesine: indagato il vicino di casa per omicidio colposo

Che cosa è successo a Rkia la mamma morta in casa in Polesine, chi ha sparato e poi chi si è liberato dell'arma? Le ultime notizie

rkia omicidio

Vengono messi insieme uno dopo l’altro i tasselli su una storia drammatica. E’ la storia di Rkia la donna uccisa per errore in Polesine. Rkia era in casa con il suo bambino più piccolo, così si era detto, al telefono con la madre in video chiamata con il Marocco. Poi qualcosa è accaduto. E’ successo che Rkia è stata raggiunta da un proiettile. Un colpo di arma da fuoco, uno sparo che per lei è stato letale. E’ morta Rkia, dopo le prime cure in ospedale. Oggi al vicino di casa, che è sempre stato molto unito al marito della donna, a lei e ai bambini, è stato notificato un avviso di garanzia. E’ indagato per omicidio colposo. Perchè se è vero che Rkia è stata uccisa, è altrettanto vero che qualcuno, seppur per errore, deve aver sparato. Ma chi? L’ipotesi principale è che sia stato il figlio di 8 anni di Rkia a sparare per errore, magari mentre giocava con quest’arma. Ma come mai il bambino aveva nella sua disponibilità un’arma carica, che ha sparato e ucciso la sua mamma. Per il vicino di casa di Rkia, all’accusa di concorso in omicidio colposo si aggiunge anche la violazione dell’articolo 20 bis della legge 110 che punisce l’omessa custodia delle armi.

Rkia morta ad Ariano Polesine: le ultime notizie

Se il minore vista l’età non è imputabile, in queste ore i carabinieri proseguono le indagini per escludere responsabilità da parte degli adulti, a cominciare proprio dall’81enne. È in questo quadro che va a inserirsi l’avviso di garanzia firmato dal sostituto procuratore di Rovigo Maria Giulia Rizzo, che ha costretto l’indagato a rivolgersi a un avvocato anche per presentare, se lo riterrà, una memoria difensiva. Il vicino di casa di Rkia in questi giorni aveva rilasciato diverse interviste, spiegando che non aveva visto cosa era successo. Non aveva sentito il colpo. Eppure qualcuno quella pistola, l’ha nascosta a pochi passi dalla casa in cui la donna è stata uccisa. Una volta ritrovata l’arma, il vicino di casa della famiglia marocchina, aveva anche detto di non spiegarsi come il piccolo possa aver preso la pistola, visto che era custodita in modo sicuro .

Bisognerà quindi capire se il concorso in omicidio, è da intendersi proprio per la negligenza sulla custodia dell’arma o se gli inquirenti pensano che l’uomo possa aver nascosto l’arma subito dopo il ferimento mortale di Rkia.

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