Il giallo dell’Apecar e la morte di Grazia, i familiari accusano: è stata uccisa
E' il giallo dell'apecar quello che arriva dalla provincia di Salerno e non ci sono ancora risposte: come è morta Grazia, che cosa le è successo davvero?
Si parla ormai da settimane di quello che i media hanno definito il giallo dell’Apecar. E’ la storia di due anziani partiti da Sarno con l’apecar e non ritornati a casa. O meglio, il signor Domenico, dopo aver apparentemente vagato per le montagne e tra i sentieri, ha chiesto aiuto a un uomo incontrato per caso e ha fatto ritorno presso la sua abitazione. Grazia invece, conosciuta in paese come l’americana, a casa non è più tornata. E’ morta Grazia e il suo cadavere è stato ritrovato a pochi passi dall’Apecar di Domenico. L’uomo, in questi giorni, ha raccontato diverse versioni dei fatti: prima non ricordava nulla, diceva di non sapere neppure chi fosse Grazia. Poi ha parlato di una passeggiata, poi ha detto che era stata rubata l’Apecar e che Grazia non ha voluto scendere a piedi mentre lui è tornato a casa. Ma quando è stato aiutato dalla persona che lo ha trovato per strada, perchè non ha chiesto aiuto anche per la sua amica? Non solo, in questa vicenda c’è anche un super testimone, che vede Domenico intorno alle 6 della stessa mattina. Lì vicino al sentiero in cui Grazia è stata trovata morta. Gli chiede se ha bisogno di aiuto ma Domenico non dice nulla della sua amica. Perchè? Oggi i parenti di Grazia, in particolare sua nipote, punta il dito contro l’uomo che era uno dei pochi amici della donna, e parla di omicidio. Non crede all’incidente, non crede alla memoria persa strada facendo…Grazia è stata uccisa.
Il giallo dell’Apecar: che cosa è successo a Grazia?
Questa storia inizia un pomeriggio qualunque. Domenico e Grazia partono insieme non si sa bene per dove. Le immagini delle videocamere di sorveglianza, dimostrano che tra le 13.09 dell’11 marzo l’uomo arriva con la sua apecar nei pressi dell’abitazione di Grazia. Alle 13.16, cinque minuti dopo, si vede lui tornare, fare le manovre del caso per permettere a lei di salire sul mezzo. E poi via, si parte. I due sono costretti a fermarsi qualche chilometro più avanti, l’apecar non funziona più. Un meccanico, mosso da compassione, aiuta Domenico, dopo che un benzinaio mette di tasca sua 5 euro nell’Apecar di Domenico. Grazia intanto chiede di andare in bagno alla parrucchiera che si trova vicino alla pompa di benzina. La descrivono come una signora un po’ confusa, aveva ai piedi le ciabatte. I due dicono che stanno andando al carcere di Avellino, il meccanico invita Domenico a rientrare a casa, perchè con quel mezzo, non si possono fare tanti chilometri. Poi nessuno vede più i due. Una settimana dopo Grazia viene ritrovata in un sentiero del comune di Baiano, a pochi metri anche l’Apecar di Domenico. L’uomo però non racconta nulla di preciso di quel pomeriggio. Come è morta Grazia, resta un mistero. Solo l’autopsia forse, potrà dare le risposte del caso.
Le accuse della nipote di Grazia
Su Grazia Prisco in questi giorni se ne sono sentite tante. C’è chi dice che fosse ricchissima, c’è chi dice che non è vero, che aveva perso tutto perchè alcuni nipoti, che vivevano in un altro paese, si erano approfittarsi di lei al ritorno dall’America. Per questo Grazia non voleva parlare con nessuno, se non con Domenico. Alcuni nipoti non la vedevano da decenni, altri invece erano in contatto con Grazia. Una nipote, intervistata in questi giorni dai giornalisti che stanno seguendo il caso, diventato in poche ore mediatico, ha avuto molto da dire su questa vicenda e ha puntato il dito contro Domenico.
“Non è vero che non sa nulla, o non ricorda – afferma – Si voleva liberare di mia zia. E’ venuta qui con questo signore prima di morire, non so bene che rapporto c’era tra loro. Confermò di volere una casa a Striano, ogni giorno . Erano continui i litigi con la moglie per Grazia, pensando che ci fosse un rapporto tra di loro. Io ho avuto una sensazione di pericolo. Si voleva liberare di lei, qualcosa è accaduto in montagna quel giorno“. La nipote di Grazia trova quindi un movente a questa vicenda: la gelosia, la stanchezza. Perchè il movente economico in realtà non reggerebbe. Se Domenico, come qualcuno sostiene, sfruttasse Grazia per i suoi soldi , per la sua pensione, che motivo avrebbe avuto per farle del male? Domenico nega ogni suoi coinvolgimento, mai avrebbe potuto fare del male a una donna a cui voleva bene. E anche sua moglie, prima di chiudersi nel silenzio, aveva spiegato che non c’era gelosia visto che lei e Domenico erano in realtà, separati in casa.
Tante domande, poche risposte. Solo la scienza potrà dire se si è trattato solo di un incidente che poi ha portato Domenico ad avere paura di raccontare i fatti.