Attualità Italiana

Sono 91 le vittime del naufragio di Steccato di Cutro: si cercano gli ultimi dispersi

Sono 91 le vittime del naufragio di Steccato di Cutro: le ultime notizie dalla Calabria dove proseguono le ricerche

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Aumenta il bilancio delle vittime dopo la tragedia dei mari di Calabria. Oggi infatti, i vigili del fuoco hanno ritrovato l’ennesima vittima del Naufragio di Cutro. Vigili del Fuoco e uomini della Capitaneria di Porto di Crotone hanno infatti recuperato a Praialonga, poco a nord di Steccato, il cadavere di un uomo. Si tratta della 91esima vittima accertata. 91 persone morte, di cui almeno 35 sono bambini, minori. Il lavoro di tutte le squadre prosegue ancora, i sommozzatori, approfittando anche delle condizioni climatiche e del bel tempo di questi giorni, stanno cercando di fare il possibile per recuperare i cadaveri delle persone che risultano essere ancora disperse. All’appello, secondo i dati raccolti tra i sopravvissuti, mancherebbero 10 persone che si trovavano a bordo del caicco. 

Oggi a Crotone, sono stati ricordati i piccoli morti in questa tragedia del mare. Questa mattina, trentacinque le scarpette di bimbi allineate sulla pavimentazione di piazza Berlinguer, sul lungomare di Crotone con accanto i cartellini identificativi utilizzati per siglare le piccole bare. Così la Rete 26 febbraio ha voluto ricordare ad un mese dalla strage del mare, le tante, troppe, piccole vittime del naufragio di Steccato di Cutro.

Continuano gli sbarchi sulla rotta tunisina

Il fiume di migranti che attraversano la rotta della Tunisia per raggiungere le coste italiane sembra incontenibile: nelle ultime 24 ore sono stati oltre tremila i migranti che si sono messi in viaggio e più di sessanta gli sbarchi avvenuti. E per migliaia di persone che partono, ce ne sono decine che purtroppo, perdono la vita. Almeno 19 migranti provenienti dall’Africa subsahariana sono morti al largo della Tunisia a causa del naufragio dell’imbarcazione sulla quale si trovavano mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Italia. Lo ha reso noto un funzionario dell’Ong Forum tunisino per i diritti sociali ed economici. 

L’attività nell’area Sar (ricerca e soccorso) italiana è senza sosta. Sono 2.500 i migranti già messi in salvo, tra Sicilia e Calabria, sotto il coordinamento della Guardia costiera. 

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