In Salento si indaga sulla morte di Antonio Caracciolo: il figlio vive in auto, analisi sui postamat
Si indaga ancora per capire che cosa è successo all'uomo ritrovato morto in casa sua dopo un anno dalla scomparsa in Salento. E' stato suo figlio?
Le ultime notizie che arrivano dal Salento, ci raccontano che c’è ancora tanto da scoprire sulla morte di Antonio Caracciolo, l’84enne trovato morto in casa sua ( un decesso che potrebbe esser datato con almeno un anno di distanza dal ritrovamento). Le forze dell’ordine mettono insieme i pezzi di questo puzzle, mentre il figlio dell’uomo, al momento il solo indagato nell’indagine, ha deciso di lasciare la sua casa e di vivere in macchina. Lo documentano i giornalisti che stanno seguendo il caso, ieri Ercole Rocchetti, per La vita in diretta, è tornato nelle campagne del Salento, per mostrare che cosa fa Luigi Roberto. Medita, si allena, taglia l’erba ma di tornare a casa, non vuole sentirne ragioni. Il suo avvocato ha spiegato che dopo il ritrovamento del cadavere nel padre, nella casa di Corigliano d’Otranto, non ha voluto dire nulla. Si è chiuso in un mutismo, rotto solo da alcune parole scambiate con i giornalisti. Nulla che però abbia a che fare con la morte di suo padre.
Che cosa è successo dunque ad Antonio Caracciolo, quando è morto? Suo figlio ha davvero occultato il cadavere per un anno per prendere i soldi della sua pensione? Ieri in Salento erano circolate anche altre voci, si diceva che Luigi Roberto fosse indagato anche per omicidio, cosa che oggi viene confermata anche dai giornali locali. Un atto dovuto, per permettere all’uomo di difendersi e di essere tutelato.
La morte di Antonio Caracciolo: le ultime notizie dal Salento
Nella mattinata di oggi, il sostituto procuratore Luigi Mastroniani ha conferito l’incarico per l’autopsia al medico legale Alberto Tortorella, per cercare di risalire alle cause della morte e al periodo del decesso. Sono iniziate le verifiche per l’identificazione del cadavere, per fugare ogni dubbio, poiché il corpo è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione. Il medico-legale dovrebbe poi effettuare, nei prossimi giorni, una serie di accertamenti sulle ossa. In effetti, visto che il Caracciolo era scomparso da tempo, e quella era la sua casa, si è pensato che fosse lui, ma, visto che non restavano che ossa del suo cadavere, bisognerà attendere anche l’ufficialità dalla scienza.
Si indaga in ogni direzione, è chiaro, ma al momento, il sospetto degli inquirenti è che il figlio dell’84enne possa avere nascosto la morte del padre, per oltre un anno, per continuare a riscuotere la sua pensione. Nelle scorse ore, due postamat sono stati posti sotto sequestro e verranno esaminati tutti i prelievi. Non solo, poiché verranno analizzati anche i dati contenuti nei telefonini sequestrati. Questo permetterà di capire se il figlio di Caracciolo abbia o meno prelevato la pensione. Risulterebbe molto strano, visto il racconto dell’uomo che collocava suo padre in Svizzera, se ci fossero stati dei prelievi e nessun versamento poi di denaro per la vittima, che di certo avrebbe avuto bisogno dei suoi soldi.