Sono 71 le vittime del naufragio di Cutro: si cercano ancora 40 dispersi
Da Cutro le ultime notizie: 71 le vittime dopo il naufragio ma mancherebbero al conto almeno altre 40 persone. Le parole di Papa Francesco
Un’altra giornata in cui il conto delle vittime cresce, un’altra bara da portare sulle spiagge di Cutro, in Calabria. Continua a salire il bilancio dei morti nel naufragio di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone.
E’ stato infatti ritrovato il corpo della 71esima vittima, ci sono ancora delle persone disperse, per cui il conto, potrebbe tristemente salire ancora. Secondo quanto si legge sulla Gazzetta del sud, il corpo sarebbe stato individuato, ma non ancora recuperato. Alle prime luci del giorno i vigili del fuoco hanno ripreso le ricerche in acqua mentre non si sono mai fermate quelle in spiaggia, lungo tutto il litorale crotonese, che coinvolgono molti volontari. All’appello mancano circa 40 corpi secondo quelle che sono le ultime notizie arrivate dalla Calabria.
Anche il Papa oggi nel suo Angelus, ha parlato della tragedia nelle acque del mar Ionio: “Dolore per i morti, fermare i trafficanti di uomini”. E l’Anm approva un documento in cui si dice: inderogabile l’obbligo di salvataggio.
Le parole di Papa Francesco
“Rinnovo a tutti il mio appello affinché non si ripetano simili tragedie – ha detto il Santo Padre -, i trafficanti di esseri umani siano fermati. I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte. Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti. Il Signore ci dia la forza di capire e di piangere”. Dopo le parole del Papa, sui social, anche Giorgia Meloni ha commentato: “Le parole del Santo Padre rappresentano un grande richiamo per tutte le istituzioni. Come governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare”.
L’impegno di tutti i pescatori calabresi
In queste ore, oltre al grande lavoro di capitaneria di porto , vigili del fuoco e di tutti gli altri corpi coinvolti nelle ricerche dei cadaveri, è stato fondamentale anche l’aiuto di pescatori calabresi. Nonostante lo shock provato in questi giorni, ritrovarsi con dei cadaveri di bambini tra le braccia è stato devastante, continuano comunque a dare il loro contributo. Vincenzo, uno dei pescatori coinvolti nelle ricerche, ha spiegato che cosa ha provato, ai microfoni della Gazzetta del Sud: “Non possiamo rimanere fermi, dobbiamo trovare gli altri corpi e lo troveremo. Andrò avanti fino a quando avrò forza. Useremo, se ce lo consentiranno, le luci di notte perché è l’unico modo per recuperali tutti. Non si può rimanere fermi davanti a tutto ciò, lo dobbiamo per le mamme delle vittime, per le famiglie“.