A Casarile una bimba di 9 mesi è stata massacrata di botte dal compagno della madre: “Mi sono disconnesso”
Le ultime notizie da Casarile dove una bambina è stata massacrata di botte dal compagno di sua madre che si difende: "Mi sono disconnesso dal mio cervello"
Dopo la storia della piccola Diana, la bambina morta di stenti in casa, abbandonata da sua madre per sei giorni nella calda estate milanese, un’altra drammatica storia arriva alla ribalta della cronaca italiana. E’ la storia di una bimba di soli 9 mesi che è stata massacrata di botte dal suo patrigno, un uomo di 28 anni che pare abbia anche dei precedenti penali, come viene raccontato oggi dalla stampa. Per l’uomo, Mario Franchini, che in una casa di Casarile ha ridotto quasi in fin di vita la piccola, l’accusa è di tentato omicidio. Il bollettino medico dall’ospedale di Bergamo dove la piccola è ricoverata, è l’unica nota positiva di questa situazione. La piccola infatti, non sarebbe più in pericolo di vita grazie al grande lavoro fatto dai medici che sono riusciti a salvarla, anche se le sue condizioni restano parecchio gravi.
Secondo quanto si è appreso, la piccola era rimasta in casa con il compagno della madre, una commessa di 28 anni. Al quarto piano di una palazzina in cui vivono molte famiglie, che oggi sotto shock parlano con i giornalisti di quello che è accaduto, è avvenuto il pestaggio. Stentano tutti a crederci, non si capacitano. Raccontano che sentivano piangere la bambina, come è normale per una piccola di nove mesi ma nessuno ha mai pensato che si consumassero delle violenze in quella casa. Poche le persone che conoscono la mamma della piccola e il suo nuovo compagno che si erano trasferiti, pare da poco, nella palazzina di Casarile.
Il primo ottobre il pestaggio quasi mortale
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo, nel pomeriggio del 1 ottobre, mentre si trovava da solo con la bimba in casa (abitazione nella quale conviveva con la compagna e la figlia della donna) ha colpito e strattonato più volte la bambina.
E’ stata la nonna della piccola a far scattare l’allarme dopo aver trovato in casa la nipote priva di sensi. E solo con l’arrivo delle forze dell’ordine e dell’ambulanza, i vicini di casa della famiglia hanno capito che stava succedendo qualcosa di drammatico. Era stata la mamma della bambina a chiedere a sua madre di correre a casa, non riuscendo più a mettersi in contatto con il suo compagno. Purtroppo le paure di questa madre si sono dimostrate fondate. L’uomo fermato è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria nella casa circondariale di Pavia e la Procura nelle prossime ore chiederà al Giudice per le Indagini Preliminari la convalida del fermo.
E’ il Corriere della sera a riportare alcune frasi che l’uomo avrebbe pronunciato: «non me lo so proprio spiegare, mi sono improvvisamente disconnesso dal mio cervello, non ragionavo, non ero io», e aggiungendo, in un agghiacciante tentativo di difesa, di aver comunque colpito, esclusivamente, con degli «schiaffi» e mai «in altro modo».