Nelle Marche si cercano Mattia 8 anni e altri due dispersi: ancora nessuna notizia
Sono dieci al momento le persone morte a causa dell'alluvione nelle Marche: si cercano ancora i tre dispersi, il lavoro continua
Una giornata a spalare fango, a togliere detriti, a constatare i danni. Una giornata drammatica quella che ieri la popolazione della Marche ha vissuto. La conta, tragica, delle vittime, dieci le persone che hanno perso la vita. I racconti strazianti in tv, le immagini sui social, gli appelli. E poi il dolore, le storie di chi non ce l’ha fatta e di chi è rimasto. E le ricerche. Perchè ancora, sono almeno tre le persone che non sono state rintracciate. Stanno proseguendo senza sosta nel Senigalliese (Ancona), e sono continuate tutta la notte, le ricerche delle tre persone che ancora risultano disperse (Mattia, 8 anni, la 56enne Brunella Chiù e un uomo di Arcevia). La storia di Mattia colpisce, pare che il piccolo fosse insieme alla sua mamma, che lo teneva in braccio uscendo dalla macchina; una ondata di acqua e fango lo ha travolto, strappandolo dalle braccia della donna.
Proseguono senza sosta le ricerche delle tre persone disperse nelle Marche dopo l’alluvione
In particolare le ricerche si stanno concentrando nella zona di Barbara-Castelleone di Suasa dopo il maltempo e le esondazioni che hanno causato dieci morti, tutti identificati. Al momento, secondo le prime informazioni, non vi sarebbero novità. Non si capacitano ancora le centinaia di persone che in pochi secondi, hanno visto ingrossarsi il fiume, senza che neppure nel paese in cui vivevano piovesse. Acqua, terra, detriti e fango arrivati da zone in cui per tutto il pomeriggio aveva piovuto per ore. Nessuno li ha avvisati, lo urlano a gran voce. Mai avrebbero immaginato di ritrovarsi in questa drammatica situazione.
I vigili del fuoco, che provengono anche da Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Abruzzo, la protezione civile e altri soccorritori sono al lavoro incessantemente anche per fornire aiuti a sfollati e persone che hanno subito danni o hanno avuto case inagibili a causa dell’acqua e del fango. Starebbe invece tornando parzialmente attivo il servizio idrico all’interno di case e attività che era stato interrotto in varie zone da venerdì mattina.
“Un fenomeno meteo impossibile da prevedere nella sua intensità e sviluppo con le attuali conoscenze disponibili”. Così il Centro funzionale multirischi della Protezione civile regionale descrive l’ondata di maltempo che ieri ha colpito alcuni Comuni delle province di Pesaro-Urbino e Ancona.