Attualità Italiana

Giallo infinito per Liliana Resinovich: il corpo potrebbe esser stato congelato

E' davvero possibile che il cadavere di Liliana Resinovich sia stato congelato dopo la sua morte? La nuova ipotesi

liliana resinovich

E’ incredibile quello che sta succedendo in queste ore, quelli che sono gli scenari che potrebbero cambiare molte cose sulla vicenda di Liliana Resinovich. Qualche settimana fa sembravano essere arrivate delle conclusioni definitive da parte della procura di Trieste, che potevano mettere fine a questa storia. E invece, il giallo resta ancora tale. Liliana Resinovich si è suicidata? Questa ipotesi aveva lasciato dei dubbi, soprattutto perchè secondo quanto scoperto, la donna, scomparsa il 14 dicembre, era invece morta pochi giorni prima che il suo cadavere fosse trovato, i primi di gennaio quindi. Oggi emerge un’altra verità o meglio, un’altra possibile tesi: se il corpo fosse stato congelato? Questo significherebbe che un’altra persona è comunque coinvolta nella vicenda, che abbia istigato Liliana o che l’abbia costretta a togliersi la vita, ha poi agito. Avrebbe agito, perchè continuiamo a essere nell’ambito delle ipotesi, nulla di certo. Ma da dove arriva questa nuova tesi?

Liliana Resinovich: il suo cadavere è stato congelato?

È una ipotesi, per quanto definita «molto remota», contenuta nella relazione sul decesso della sessantaquattrenne triestina. Relazione che, peraltro, fa anche riferimento alla palpebra destra «apparentemente tumefatta», a tracce di sangue alla narice destra, alla lingua, alla testa e al volto. Segni di una colluttazione, dunque di violenze, o conseguenze di un decorso fisiologico post mortem? Per il momento non ci sono risposte a queste domande. E ce ne sono di altre, anche perchè è a quanto pare certo che Liliana sia morta 15 giorni dopo la sua scomparsa. Un congelamento potrebbe spiegare invece la prima ipotesi, ossia che la donna sia morta lo stesso giorno della sua scomparsa ( tanto più che nel suo stomaco erano state trovate tracce della colazione fatta).

 Il documento, che porta le firme del medico legale Fulvio Costantinides e del radiologo Fabio Cavalli, porta quindi a riflettere sul buco nero di 15 giorni. Era stato lo stesso marito di Liliana a dirsi stupito delle conclusioni e della pista del suicidio, stentando a credere che Liliana abbia vagato per 15 giorni da sola per Trieste senza essere vista.

 Sono le condizioni del corpo – la mancanza di uno stato putrefattivo, la depilazione priva di ricrescita e le tracce di quella colazione – a suggerire la possibilità che la salma della sessantaquattrenne triestina possa essere stata occultata e congelata. Se davvero questa fosse la giusta conclusione, avremmo a che fare con una storia ben più complicata visto che qualcuno, avrebbe appunto occultato il cadavere della donna. Perchè mai? Una cosa è certa: pensare che il marito di Liliana, possa aver portato fuori casa, il cadavere di sua moglie, dopo averlo nascosto, risulta parecchio assurdo. Era praticamente seguito h24 dai giornalisti, oltre a esser stato perennemente sotto controllo pur non essendo indagato. Una vicenda che ha davvero troppi punti interrogativi e la famiglia di Liliana, non ha ancora le risposte che aspetta ormai da più di otto mesi.

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