Il piccolo Nicolò non è morto per un boccone avvelenato al parco: si attendono esami tossicologici
Si indaga per capire che cosa è successo al piccolo Nicolò morto in provincia di Belluno: non ha ingerito qualcosa di avvelenato al parco
Che cosa è successo davvero a Nicolò probabilmente al momento lo sanno solo i suoi familiari che potrebbero non essersi accorti di quanto realmente accaduto. Gli inquirenti indagano ma al momento sembra esserci una certezza: il bambino di due anni morto in provincia di Belluno, non ha ingerito nulla di velenoso o tossico al parco. Il papà aveva raccontato di averlo visto con della sabbia marrone in bocca, come se avesse preso qualcosa da terra. Stando però alle prime analisi effettuate, il bambino non sarebbe morto per questo motivo. Più probabile invece che abbia ingerito qualcosa in casa. Il piccolo è morto il 28 luglio all’ospedale di Pieve di Cadore. Quando il papà lo ha portato al pronto soccorso ha subito raccontato ai medici della sua ipotesi, del possibile “boccone avvelenato” al parco.
Si indaga sulla morte del piccolo Nicolò
Quello che sappiamo è che non sono state ritrovate tracce di droghe pesanti all’interno dell’appartamento dove viveva Nicolò con i genitori ma serve il riscontro scientifico per escludere, eventualmente, l’ipotesi che il bambino abbia ingerito una sostanza stupefacente leggera. Ma non è detto che il bambino abbia ingerito della droga. Potrebbe aver bevuto un detersivo, una sostanza tossica, mangiato un farmaco. Sarà probabilmente solo l’autopsia a risolvere questo giallo. Certo è che i medici sono stati chiari: solo una quantità eccesiva di una sostanza o di un prodotto nocivo avrebbe potuto provocare la morte del bambino di due anni.
Diego Feltrin il papà del piccolo Nicolò è distrutto, è annientato dopo la morte del piccolo. Comprende la sua iscrizione nel registro degli indagati e attende i risultati dell’autopsia. “Non mi interessa dichiarare nulla, sono distrutto dal dolore, stavo piangendo al telefono con mia madre” ha detto ad alcuni giornalisti che hanno cercato di cogliere una sua dichiarazione.