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Brucia il bosco vicino al Faro di Bibione: turisti si tuffano in mare per salvarsi

Brucia il bosco vicino al Faro di Bibione: turisti si tuffano in mare per salvarsi. Ecco cosa sta succedendo

incendio bibione

 Dopo le drammatiche immagini arrivate da Roma la passata settimana, questo venerdì è il Veneto protagonista. Sta bruciando in questi minuti il bosco a ridosso del Faro di Bibione. Un nube densa di fumo visibile a chilometri di distanza, fino a Trieste, si è alzata verso l’alto con migliaia di bagnanti in spiaggia a trattenere il fiato. Decine le segnalazioni arrivate al centralino dei Vigili del fuoco. L’allarme è scattato verso le 14.40 con decine di bagnanti che hanno allertato i numeri di emergenza. 

 Per fronteggiare il vasto incendio, che sta interessando una vastissima zona tra Faro e Passo Barca, sono stati inviati vigili del fuoco anche da Udine, Padova, Rovigo e Vicenza. Complessivamente, considerati anche i primi equipaggi giunti da Portogruaro, Latisana, Lignano e Mestre, stanno operando 2 autopompe, 6 autobotti tra cui due autocisterne chilolitriche, 3 moduli antincendio boschivo, 25 operatori con l’apporto anche dell’elicottero Drago 71, decollato da Venezia. Sui social sono decine e decine le foto che documentano quanto sta accadendo. La porzione di spiaggia libera che va dalla zona del Faro e del Passo Barca fino alle prime concessioni demaniali è stata evacuata dalle forze dell’ordine per consentire le operazioni di spegnimento del rogo e di eventuale soccorso a persone coinvolte.

Otto persone rimaste imprigionate nel bosco si salvano tuffandosi in mare

Durante un’escursione nella zona di Bibione (Venezia) otto persone sono rimaste “imprigionate” dalle fiamme di un incendio divampato nella zona e si sono salvate lanciandosi in mare.

 Gli escursionisti si trovavano nella zona tra il Faro e il Passo Barca quando il rogo è scoppiato e si è propagato velocemente costringendoli a riva. Per sfuggire alle fiamme e al fumo, che rischiava di intossicarli, gli otto si sono gettati in acqua. A soccorrerli è stato poi il personale della capitaneria di porto che stava presidiando la zona.

Le segnalazioni di puzza di bruciato e odore Acre arrivano anche da Lignano Sabbiadoro.

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