Sette i morti sulla Marmolada: si cercano ancora almeno 15 dispersi
Le ultime notizie da Canazei, sulla Marmolada sono 7 i morti dopo la valanga e al momento, almeno 15 le persone che risultano essere disperse
E’ un lavoro lungo e faticoso ma le speranze di trovare ancora qualcuno vivo per miracolo, non mancano. Si continua a cercare perchè al momento, i dispersi, dopo la valanga sulla Marmolada, sono ancora almeno 15. Quindici le persone che mancano all’appello, quelle che sono state al momento identificate e la speranza è che non ci siano altri escursionisti, turisti o alpinisti che si trovavano lì, a pochi passi dal ghiacciaio. Questa mattina, alle 8, sono riprese le ricerche, al momento il bilancio è di sette persone trovate morte e almeno 15 dispersi che continuano a essere cercati ( ieri infatti 4 persone sono state ritracciate). Oggi l’elicottero del Nucleo Elicotteri di Trento sarà impegnato tutta la giornata per portare in quota materiale e personale necessari alla ricerca — in particolare, spiegano i soccorritori, gli esperti della guida dei droni del Soccorso Alpino.
Marmolada ultime notizie: continuano le ricerche dei dispersi
Purtroppo non si può fare a meno di prendere atto della complicatissima situazione, alcuni dei corpi infatti, potrebbero non essere mai più ritrovati. «Stanno vivendo in un tempo sospeso , queste le parole di uno psicologo al Corriere della sera. Fanno fatica ( i familiari delle vittime) a realizzare che l’accaduto sia un fatto reale. Non avere un corpo non permette di elaborare un lutto, e allo stesso tempo, in qualche modo, tiene acceso un filo di speranza».
Le parole di Luca Zaia
“I soccorritori sono eccezionali, tutti, tutti: il Soccorso alpino, i Vigili del fuoco, la Protezione civile, altri volontari. Stanno operando in maniera puntuale, anche questa mattina. Stanno utilizzando i droni, gli elicotteri. Ci si cala in sicurezza, per recuperare eventualmente il reperto e si torna su, perché muoversi sopra questa massa di ghiaccio e rocce che potrebbe muoversi ancora non + assolutamente sicuro. Non possiamo rischiare altre vite umane“. Così Luca Zaia, presidente del Veneto, sui soccorsi che sono ripartiti questa mattina alle 8 da Canazei e da passo Fedaia per una ricognizione sul ghiacciaio della Marmolada.