Morta Elena Del Pozzo: il padre e i nonni della bambina avevano creduto alla madre
La nonna paterna della piccola Elena Del Pozzo trova la forza di raccontare della madre della bambina. Sono tutti sconvolti, avevano creduto al rapimento
La notizia della morte di Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni che ieri sembrava fosse stata rapita in provincia di Catania da tre malviventi, ha sconvolto tutti. I parenti della piccola Elena sono distrutti, avevano creduto al racconto del rapimento. La giovane mamma di Elena ha invece fatto ritrovare il corpo della sua bambina, in un campo a poche centinaia di metri da casa, a Mascalucia. Aveva inventato tutto e il padre della piccola Elena, i nonni paterni, tutti le avevano creduto, tutti tranne i carabinieri, chi ha avviato le indagini dal primo istante dopo la denuncia di rapimento.
Le parole della nonna paterna della piccola Elena sulla madre
A Mascalucia, vicino al luogo in cui è stata ritrovata la piccola Elena è arrivato anche il padre, anche lui poco più che ventenne come la madre della bambina. E’ scoppiato in lacrime, sconvolto. Vicino a lui il nonno paterno che urla assistendo a un dramma che non avrebbe mai potuto immaginare. “E’ mia nipote, non mi toccate, fatemi passare, voglio il suo corpo, è mia”.
I genitori della bambina vivevano in case separate dopo recenti dissidi personali. La nonna paterna distrutta come tutta la famiglia ha la forza di raccontare qualcosa, come riporta il Corriere della Sera. “Avevamo creduto alla storia degli uomini incappucciati — sono le parole della nonna Rosaria Testa — Non avevamo ragione di non credere. Elena era una bimba meravigliosa“. Poi il racconto: “Quando hanno litigato non voleva andare via da casa, un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani. Quella mattina l’ho accompagnata a scuola e le ho detto ‘nessuno ti vuole bene più di me’. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito quello che avevo detto – poi aggiunge – La madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Decideva lei quando portarci la bambina”.
Il nonno chiede giustizia: “Adesso chi è stato a compiere un gesto del genere deve pagare così come altre persone, eventualmente, l’avessero aiutata”.