Confessa Monica la baby sitter che ha buttato il bambino dalla finestra: “ho avuto un malore”
E' arrivata la confessione di Monica, la baby sitter che ha gettato dalla finestra il bambino di 14 mesi a cui doveva badare
Ieri sera è arrivata la notizia del miglioramento delle condizioni di salute del piccolo, caduto dalla finestra di casa in provincia di Modena. Dopo due giorni dal ricovero, il piccolo non è più fuori pericolo. E questa mattina, arrivano anche le indiscrezioni dall’interrogatorio della baby sitter che era stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio. La ragazza, ha spiegato al giudice il motivo per il quale ha compiuto un gesto che non ha spiegazioni. A inchiodare la ragazza, erano state le testimonianze di due persone che l’avevano vista prima vicino alla finestra con il bambino in braccio e poi l’avevano anche sentita dire una frase inquietante. Come ha raccontato anche la vicina di casa che ha salvato il piccolo, Monica Santi, non ha fatto nulla per soccorrere il bambino dopo la caduta dalla finestra. Oggi possiamo dire che non si è trattato di un incidente ma che il piccolo di 14 mesi è stato gettato giù.
Le ultime sulle condizioni del piccolo
Confessa la baby sitter di Soliera dopo aver gettato il piccolo dalla finestra
Monica Santi, la 32enne di Carpi, che dal mese di gennaio si prendeva cura del piccolo, presso l’abitazione di famiglia, ha confessato. La ragazza, che lavorava appunto a Soliera, nella casa dei genitori del bambino di 14 mesi, ha confessato e ha spiegato di aver gettato in modo volontario il bambino dalla finestra. Secondo quanto si apprende, interrogata durante l’udienza di convalida dell’arresto, in lacrime, la giovane donna ha confermato il racconto della colf. Come detto in precedenza infatti, a incastrare la ragazza c’era stata la testimonianza di un’altra delle persone presenti in casa in quel momento. Monica avrebbe ammesso di avere gettato il bambino dalla finestra. «Ero in catalessi — ha detto al giudice —, ma non è stato un gesto deliberato, ho avuto un malore. Vengo da un periodo difficilissimo».