Attualità Italiana

Domenico Martone ucciso dal fratello per 300mila euro: lo ha bruciato vivo

Le ultime notizie sull'omicidio di Domenico Mortone: è stato arrestato suo fratello, lo avrebbe bruciato vivo per soldi

domenico martone ucciso dal fratello

Cosa non si fa per 300 mila euro? A quanto pare per quella cifra si è disposti anche a uccidere. Non ci credono gli amici e i parenti di Antonio eppure è successo. Domenico è stato ucciso e a macchiarsi di questo omicidio è suo fratello, Antonio. Tutto è iniziato con un appuntamento: Antonio avrebbe chiesto a suo fratello di recarsi in un posto in macchina insieme e lì poi lo avrebbe ucciso. Lo avrebbe bruciato vivo, per una questione economica. Domenico Martone, operaio di 33 anni, è stato ucciso da suo fratello per i soldi, per 300 mila euro con i quali forse l’uomo voleva scappare in Asia con la sua fidanzata.

Oggi il padre di Antonio e Domenico commenta: “Non doveva nascere proprio mio figlio” non riuscendo a credere che tutto questo possa essere accaduto. Il corpo di Domenico è stato trovato carbonizzato nelle campagne di Lettere. Ieri i carabinieri hanno eseguito il fermo del fratello, Antonio Martone: il 36enne è accusato di omicidio premeditato, con l’aggravante della crudeltà e di avere ucciso un familiare stretto. Dietro ci sarebbe il più classico dei moventi per gli omicidi in famiglia: i soldi. Pare che per un anno Antonio abbia pianificato tutto, in attesa di poter raggiungere la sia fidanzata in Asia.

Domenico Martone bruciato vivo dal fratello Antonio

Tredici giorni dopo, la svolta. Tutto era iniziato nel pomeriggio del 30 marzo, quando i carabinieri di Castellammare di Stabia erano intervenuti in un terreno di Lettere per un incendio. Ma, quando avevano raggiunto una piccola costruzione, una casupola con lamiera, avevano scoperto che non si trattava di un incendio di sterpaglie o di rifiuti. A bruciare, ancora, era un uomo. Oggi, nel corso della trasmissione Ore 14, uno degli amici di Domenico, che ancora stenta a credere che sia successo, accompagna i giornalisti in quel posto e non trova la forza di scendere per avvicinarsi al posto in cui si è consumato l’omicidio. Sono tutti ancora sotto shock mai avrebbero pensato a un epilogo di questo genere.

Quando le forze dell’ordine, quel giorno, erano arrivate sul posto, il corpo era già carbonizzato. Poco distante i militari hanno trovato l’automobile di Domenico Martone, nell’abitacolo c’era anche una copia del suo Green Pass. Oggi di Domenico parlano tutti come di un ragazzone buono, che lavorava sempre per quello che poteva, che non aveva nemici. Nessuno immaginava che il suo nemico più grande fosse suo fratello. La sua “colpa” ? Avere avuto 300mila euro da una assicurazione. Una cifra che faceva gola a suo fratello e che lo ha portato a compiere un omicidio efferato e atroce.

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