Nessuna sostanza nel sangue di Liliana, il tossicologico non fa chiarezza ma l’ipotesi suicidio si allontana
E' ancora avvolta nel mistero la morte di Liliana Resinovich: niente di significativo è emerso dal tossicologico, la donna non ha assunto nessuna sostanza prima di morire
Come è morta Liliana Resinovich? I primi risultati dal laboratorio del medico legale non danno ancora certezze definitive ma una cosa sembra essere certa: la donna, prima di morire, non ha preso nessun genere di sostanza. Nessun suicidio quindi, come la famiglia della donna ha sempre ipotizzato. Nessun farmaco è stato trovato nel sangue della donna, che non è stata neppure drogata o non ha preso da sola delle sostanze per togliersi la vita. È questo, in sintesi, il risultato della consulenza tossicologica depositata dalla Procura di Trieste. A tre mesi e mezzo dalla scomparsa di Liliana, ritrovata poi nel boschetto a Trieste, poco distante da casa sua, il 5 gennaio, non sappiamo ancora come è morta la donna.
Cosa cambiano questi riscontri per le indagini? Assolutamente nulla, a quanto pare. Su una nota della Procura di Trieste, dopi questi esami, si legge infatti che “il quadro investigativo non è mutato”.
Come è morta Liliana Resinovich? Le ultime notizie
Sono state fatte analisi molto accurate, tanto che, nella relazione, si legge che dopo i primi esami, si è proceduto “con analisi più sofisticate e a più ampio raggio di ricerca adottando metodologie di analisi in spettrometria di massa specifiche (“target”) per centinaia di sostanze, in modo da avere la massima sensibilità. “
E ancora: “Si è potuto così rilevare la presenza di sostanze che il soggetto aveva assunto durante un pasto, presumibilmente la colazione (caffeina e teobromina, uvette) e che avesse assunto verosimilmente qualche multivitaminico (sostanze appartenenti al complesso della vìt. 86), e un’aspirina e una tachipirina, di cui tracce sono state ritrovate solo nelle urine”. Questo significa che Liliana, come ha raccontato suo marito Sebastiano, quella mattina si è svegliata, ha fatto colazione e poi probabilmente è uscita. E’ possibile pensare che una donna che si vuole suicidare, assuma prima di uscire di casa, un multivitaminico?
Da questo esame quindi non è emerso nulla di rilevante ma intanto le indagini vanno avanti, in attesa anche dei possibili riscontri che dovrebbero arrivare dal pezzo di spago, il famoso cordino ritrovato sul cadavere di Liliana. Se ci fossero delle impronte di una delle persone che fa parte della vita di Liliana, le indagini potrebbero prendere una piega diversa.