Catanzaro uccide la moglie e poi lo rivela al suo datore di lavoro
E' stato arrestato l'uomo che ha confessato di aver ucciso sua moglie al culmine di una lite a Motta Santa Lucia in provincia di Catanzaro
E’ un’altra storia di quelle che non si dovrebbero mai raccontare quella che arriva dalla Calabria. E’ la storia di un uomo che ha deciso di mettere fine alla vita della donna che diceva di amare. Ennesimo femminicidio in Italia. E’ accaduto a Motta Santa Lucia, in provincia di Catanzaro, nella tarda serata di sabato. L’autore dell’omicidio è un operaio marocchino di 49 anni nei confronti del quale è stato emesso un provvedimento di fermo. L’uomo avrebbe raccontato di aver ucciso sua moglie dopo una brutta lite. Avrebbe lasciato la casa dove era avvenuto l’omicidio per andare a dire tutto al suo datore di lavoro. Non è dato sapere che cosa si aspettava che accadesse, se non che l’uomo lo denunciasse e chiedesse l’aiuto delle forze dell’ordine. Purtroppo nonostante l’intervento tempestivo dei Carabinieri, nulla si è potuto fare per la donna che era già senza vita al loro arrivo in casa.
Motta Santa Lucia: uccide sua moglie e poi confessa tutto
Nella camera da letto è stato rinvenuto il cadavere della donna e gli accertamenti scientifici sono stati affidati al Reparto operativo di Catanzaro, giunto sul posto insieme al medico legale e al pubblico ministero di turno. Al momento i militari dell’Arma stanno raccogliendo ulteriori informazioni sull’omicidio e sulle cause che hanno scatenato la lite fino all’omicidio. L’omicida, un operaio, ha avvisato il proprio datore di lavoro, un italiano titolare di un’impresa edile del luogo, che ha subito allertato i carabinieri. L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato. Il provvedimento di fermo che è stato notificato dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Soveria Mannelli, supportati da personale della Stazione di Conflenti e del Nucleo Investigativo del Gruppo di Lamezia Terme.
Non si placa l’ondata di odio e violenza contro le donne. Nell’anno che si è appena concluso, le donne uccise, vittime di femminicidio, sono state 118. Numeri che fanno davvero molto male.