La conferenza stampa di Draghi: favorevoli a riaperture ma senza una data
Tra possibili riaperture e campagna vaccinale: ecco che cosa ha detto Mario Draghi nella conferenza stampa dell'8 aprile 2021
Il presidente del consiglio Mario Draghi questo pomeriggio ha parlato in conferenza stampa per fare il punto su quella che è la situazione in Italia, tra vaccini e novità per le prossime settimane. Sono state tante le domande dei giornalisti in merito alle possibili riaperture, punto che bisogna chiarire per bene, visto che gli italiani vogliono avere una data. Ma a quanto pare una data non c’è, lo ha specificato Draghi, ribadendo più volte che a oggi, non è possibile dare una data certa ma che quando si parla di futuro, si parla di prossime settimane, non di mesi.
“È venuto il momento di prendere decisioni“ sulle fasce di età per le vaccinazioni. “Questo è al centro delle riaperture. Se riduciamo il rischio di morte nelle classi più esposte al rischio è chiaro che si riapre con più tranquillità” ha detto il Premier.
La conferenza stampa del Premier ( 8 aprile 2021): a quando le riaperture?
Nel corso della conferenza stampa Draghi oggi ha dichiarato: “Ho visto Salvini e le Regioni, Anci, poi anche Bersani. C’è un equilibrio. Normale chiedere aperture: la migliore forme di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole. Naturalmente condannare la violenza ma capisco la disperazione a l’alienazione di chi protesta. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, obiettivo è un mese di presenza”.
Tra le cose da fare, ha spiegato il Premier, le attività che riguardano le fiere e gli eventi. Ce ne saranno diverse per questi mesi ed è importante che già da maggio possa ricominciare in sicurezza tutto.
C’è una data per le riaperture?
“Le riaperture dovranno esserci, non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni, dipende dall’andamento dei contagi e dei vaccini” ha detto il premier spiegando anche che il Governo adotterà dei nuovi parametri anche per i colori delle regioni e si baderà anche al numero di persone anziane vaccinate e alle persone fragili vaccinate. Pare che, chi sarà indietro in merito a questi dati, non potrà godere di “benefici” come possibili riaperture appunto. Il Premier ha spiegato: “per le Regioni che sono molto avanti con fragili e i più vulnerabili sarà più facile riaprire”. Tornando su questo punto ha continuato: “Sono molto incoraggiato dal clima che c’è: non si possono addossare responsabilità a una parte sola: gli eventi sono stati molto complicati. Vaccinare nelle classi più esposte al rischio è interesse delle regioni per aprire la loro economia in sicurezza”.
E’ vero quindi che non c’è una data, saranno infatti i dati raccolti in queste settimane quelli utili per capire se è il caso di cambiare le misure di contenimento.
In merito al turismo, il premier ha spiegato che l’Italia, come gli altri paesi, aprirà a chi ha già fatto al vaccino e permetterà quindi i viaggi incoraggiando soprattutto il turismo nelle città d’arte, che in questo ultimo anno hanno sofferto di più.