Attualità Italiana

La storia di Deborah uccisa dal suo ex marito con l’accetta dopo anni di violenze e vessazioni

Deborah Saltori uccisa dal suo ex Lorenzo Cattoni a colpi d'accetta: l'uomo ha poi tentato di togliersi la vita

Erano anni che Deborah subiva, anni di violenze e vessazioni, anni durante i quali ha dovuto essere forte anche per i suoi quattro figli, tre dei quali avuti da una precedente relazione. Deborah ne stava uscendo: quell’ex violento doveva stare lontano da lei, era agli arresti domiciliari ma poteva allontanarsi da casa per lavorare. Deborah pensava forse di essere al sicuro, pensava di poter respirare e vivere di nuovo, almeno serena. E invece quell’uomo l’ha attirata in una trappola è l’ha uccisa con colpi di accetta, nella terra in cui lavorava. Poi ha tentato di togliersi la vita.

Questa è la triste storia di Deborah Saltori, morta a 42 anni, uccisa da un uomo violento che un tempo diceva di amarla. E’ la storia di una donna e di una madre che lascia 4 figli. Un altro femminicidio, un altro femminicidio annunciato si legge oggi su tutti i giornali.

La storia di Deborah uccisa a Trento dal suo ex a colpi d’accetta

L’atroce omicidio si è consumato a Maso Saracini, vicino a Cortesano, nei sobborghi di Trento.  Lorenzo Cattoni, 39 anni, ha colpito con ferocia con l’accetta la ex moglie Deborah Saltori di 42 anni dopo anni di violenze, testimoniate dalle “ammonizioni” che lo avevano raggiunto da parte del Questore, e dopo il suo recente arresto e custodia cautelare ai domiciliari presso i suoi genitori, a Nave San Rocco, per lo stesso motivo. Poteva però uscire di casa per andare a lavorare e proprio in quel posto ha attirato la sua ex moglie.

Si dice che la furia dell’uomo sia cresciuta maggiormente da quando non poteva vedere il suo bambino, nato dalla relazione don Deborah, già madre di altri tre figli. Un allontanamento che sarebbe stata la causa scatenante della decisione maturata.

A novembre, quando la donna era arrivata in ospedale con diversi traumi sul viso e i medici avevano deciso di chiedere l’aiuto alle forze dell’ordine, Deborah in un primo momento non aveva parlato, poi aveva trovato la forza di raccontare tutto. Gli episodi violenti, aveva raccontato, erano iniziati nel 2016, anche durante la gravidanza. Gli episodi più gravi erano avvenuti nel 2017, quando la donna – aveva raccontato lei alla polizia – era stata colpita al naso con dei pugni, e nel 2019. Il pugno di novembre ha cambiato tutto: Deborah troppo stanca di subire, questa volta aveva deciso di parlare.

Stando ad alcune indiscrezioni trapelate oggi sulla stampa, Debora era arrivata alla baita dove il suo ex lavorava dopo che l’uomo le aveva detto di raggiungerlo per dargli l’assegno di mantenimento.

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