Italia in giallo con le nuove misure anti assembramento: nel weekend più controlli nelle grandi città
Le nuove misure anti assembramento: nel weekend più controlli nelle grandi città per evitare pericolosi focolai
Il primo fine settimana di febbraio segna un’Italia quasi tutta in zona gialla, quindi con misure dunque meno restrittive rispetto alle ultime settimane. La paura però è che nelle grandi città si creino pericolosi assembramenti che potrebbero aumentare nuovamente i casi di Coronavirus in un momento in cui la curva dei contagi sembra essere sotto controllo, finalmente. E allora ecco che, stando alle ultime indiscrezioni, saranno intensificati i controlli da parte del Governo al fine di evitare che la gente si riversi numerosa tra locali e negozi. Quali sono le nuove misure anti assembramento? Scopriamole di seguito pensando sempre che il buon senso è il miglior compagno in questo momento così delicato.
Qui i dettagli sui possibili cambiamenti per le regioni che passano da arancione a gialla
Le nuove misure anti assembramento: più controlli in città
A Roma sono stati predisposti corridoi con delimitazioni a Piazza del Popolo con il chiaro obiettivo di controllare in modo migliore il passaggio della gente che con tutta probabilità si riverserà in centro. Anche a Milano i controlli saranno intensificati visto che già nello scorso weekend, quando la zona gialla era prossima, ci sono state delle zone prese d’assalto (per esempio quella dei Navigli). L’intento è quindi quello di evitare nuovi e pericolosi assembramenti e per farlo le forze dell’ordine batteranno con maggiore frequenza le zone di Corso Como e Corso Garibaldi che sono notoriamente quelle più gettonate. Molti divieti anche nella città di Firenze che si appresta a vivere un fine settimana molto intenso. Il sindaco Nardella ha individuato una sorta di zona rossa in cui vigerà il divieto di stazionamento da parte di tutti. L’area indicata dal primo cittadino sarà quella delimitata da piazza Beccaria, Borgo La Croce, piazza Sant’Ambrogio, via Pietrapiana, via Giuseppe Verdi, via dell’Agnolo, viale della Giovine Italia.
Insomma le grandi città si sono organizzate nel tentativo di evitare di assistere nuovamente alle folle che lo scorso weekend hanno caratterizzato il centro di Roma e Milano, solo per citare alcune delle grandi città che più hanno sofferto la presenza di molta gente per strada. E il Comitato Scientifico predica prudenza, alla luce di questo primo fine settimana di febbraio considerato a alto rischio: se si molla la presa adesso il pericolo è quello che la curva dei contagi schizzi nuovamente verso l’alto costringendo a prendere nuove misure restrittive che in qualche modo ci riporterebbero indietro di qualche settimana.