Spostamenti tra Regioni a dicembre: cosa si può fare e cosa no
Cosa si potrà fare a Natale? Ecco le ultime notizie sui possibili spostamenti tra regioni in attesa della decisione definitiva del Governo
Ormai nelle ultime ore non si parla d’altro: ci si potrà muovere a Natale per raggiungere la propria famiglia? Questa sembra essere la domanda delle domande e presto, con il nuovo decreto, scopriremo che cosa ha deciso il Governo. Le parole di Boccia e del premier Conte nelle ultime ore, hanno cercato di chiarire quella che sarà la posizione del Governo in merito alle settimane di feste di Natale e alla possibilità di muoversi tra regioni. I due al momento hanno solo anticipato qualcosa in merito allo spostamento tra regioni ma nel giro di pochi giorni, DPCM alla mano, scopriremo nel dettaglio tutto quello che si potrà fare. Sembra esclusa l’ipotesi di pensare all’Italia come una grande zona gialla, pare infatti che le regioni rosse ci saranno ancora e che i movimenti verso queste aree, dovranno essere maggiormente limitati.
Al momento però, è bene ricordarlo, tutto quello che leggerete sui siti on line e si giornali, è solo il frutto di ipotesi, messe insieme dopo i discorsi di chi sta prendendo le decisioni. E frutto anche di indiscrezioni che arrivano dagli ambienti politici.
Il ministro Speranza un paio di giorni fa era stato molto chiaro: ci si potrà muovere solo se tutte le regioni saranno gialle, altrimenti non sarà possibile. Conte però frena, perchè è impensabile che in poche settimane le zone rosse possano diventare gialle. E spiega: «Sullo spostamento fra regioni ci stiamo lavorando, ma se continuiamo così a fine mese non ci saranno più zone rosse». Poi però la puntualizzazione: «Consentire tutte le occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile. Si rischia altrimenti di ripetere il ferragosto e non ce lo possiamo permettere».
SPOSTAMENTI TRA REGIONI A DICEMBRE: COSA SI PUO’ FARE E COSA NO
Ricordiamo che al momento non si può andare nelle regioni in zona «arancione» o «rossa» se non per motivi di lavoro, salute e urgenza. Sono le «comprovate esigenze» che devono essere giustificate con la famosa autocertificazione. Per chi si trova in queste aree è però sempre consentito fare ritorno presso il proprio luogo di residenza o domicilio. Ed è possibile che eventuali deroghe in vista del Natale vengano decise proprio per consentire il rientro a casa, anche se tecnicamente non si tratta della propria abitazione.
Quello che il Governo sta quindi pensando per le prossime ore, e dovrebbe quindi essere presente sul nuovo DPCM è una sorta di “permesso/autorizzazione” per le famiglie. Parliamo del ricongiungimento familiare che è al vaglio del Governo. Chi potrebbe rientrare quindi in questa casistica? Potrebbero muoversi da una regione all’altra genitori e figli, coniugi, partner conviventi anche se non sono residenti o domiciliati in quel luogo. Si tratterebbe di un motivo di urgenza aggiuntivo rispetto a quelli già previsti, ma da applicare soltanto in situazioni particolari, sembra escluso che possa essere concesso per riunire intere famiglie.
Il Governo continua però a ribadire un concetto fondamentale: se non si vuole replicare quello che è successo a causa delle vacanze estive, allora sarà meglio limitare il più possibile gli spostamenti.