Nuova ordinanza del ministro Speranza: confermate 4 zone rosse, Puglia e Sicilia restano arancioni
Nuova ordinanza del Ministro Speranza che conferma le 4 regioni in zona rossa e le 2 in zona arancione 15 giorni dopo
Non si cambia rispetto a 15 giorni fa. Lo ha deciso il ministro Speranza che oggi, allo scadere del primo periodo di osservazione, ha deciso che cosa fare delle regioni che per prime erano passate in zona rossa e in zona arancione. Arriva quindi la conferma delle zone rosse: restano in area rossa la Calabria, la Lombardia, il Piemonte e la Valle d’Aosta. Le 4 regioni che sin da subito sono state classificate zona rossa, restano tali. Negli ultimi giorni si era parlato della possibilità che la Lombardia passasse in zona arancione ma già ieri, il governatore Fontana, aveva spiegato che la sua regione sarebbe rimasta in questa area almeno per un’altra settimana. E l’ordinanza firmata oggi da Speranza, lo conferma.
Restano in zona arancione Puglia e Sicilia, confermando quindi la collocazione data il 6 novembre.
Le regioni interessate sono le prime 4 dichiarate zona rossa (Lombardia, Piemonte, Calabria e valle d’Aosta) e due (Puglia e Sicilia) dichiarate zona arancione nella stessa data. Tutte mantengono, dunque, al momento la stessa classificazione e le relative restrizioni graduate.
Nessun cambiamento quindi neppure per la Calabria che negli ultimi giorni ha presentato diverse richieste per revisionare i dati; la regione guidata da Spirlì resta in zona rossa almeno per altri 15 giorni ( sicuramente fino al 3 dicembre quando entrerà in vigore il nuovo DPCM).
NESSUNA ZONA ROSSA PER LE DUE PROVINCE PUGLIESI COME AVEVA CHIESTO EMILIANO
Nelle ultime ore si era molto parlato della possibilità di far passare in area rossa almeno due province della Puglia, se non tutta la regione. Il governatore Emiliano aveva chiesto particolare attenzione per la situazione nella provincia di Foggia e in quella di Bat, con ospedali praticamente al collasso e una situazione impossibile da sostenere anche per quello che riguarda i tracciamenti. Ma al momento, ci sembra che questa proposta non sia stata presa in considerazione, almeno da parte del ministero della Salute.
La nuova ordinanza, viene sottolineato dal ministero della Salute, è valida fino al 3 dicembre. Data in cui, peraltro, scade anche il dpcm che ha istituito le regole tutt’ora in vigore. Sempre dal ministero viene sottolinea come resta ferma “la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020”. Non si esclude quindi che Sicilia e Puglia, qualora dovesse peggiore la situazione e gli indicatori sottolineassero un peggioramento, possano passare in zona rossa.