Nuovo Dpcm, scontro Governo-Regioni: tutte le ipotesi possibili, dal coprifuoco nazionale alle chiusure
Nuovo Dpcm, scontro Governo-Regioni: tutte le ipotesi possibili su quello che attende gli italiani
Nuovo Dpcm all’orizzonte, con il premier Giuseppe Conte che, oggi 2 novembre, illustrerà al Parlamento le nuove decisioni in merito alle misure restrittive anti contagio. Ma è braccio di ferro con le Regioni che, secondo quanto trapelato in queste ultime ore, non sarebbero d’accordo con alcune delle idee presentate dal premier. Scopriamo allora tutte le ipotesi attualmente possibili. Cosa ci aspetterà nelle prossime settimane? Si tornerà a un lockdown totale per contenere i numeri del Coronavirus?
Nuovo Dpcm, scontro Governo-Regioni: coprifuoco e divieto di spostamenti tra Regioni
Il braccio di ferro tra Governo e Regioni si basa essenzialmente sulle modalità da attuare per il cosiddetto coprifuoco. Da quale ora non sarà più possibile circolare se non per motivi urgenti ovvero di salute o di lavoro? Le Regioni vorrebbero che venissero stabilite restrizioni di carattere nazionale mentre il Governo vorrebbe calcolare le restrizioni in base alle Regioni e al numero di contagi. Misure più strette per quelle regioni dove i positivi al Covid sono più alti, insomma. Nelle aree individuate come più a rischio il Governo vorrebbe far scattare misure molto più stringenti e coprifuoco a partire dalle ore 18 per tutte le attività tranne che per le farmacie, parafarmacie e alimentari. Le Regioni però non sarebbero d’accordo e premerebbero per un coprifuoco valido dalle ore 21. Il braccio di ferro continua, vedremo chi la spunterà. Spunta, tra le ipotesi possibili, anche il divieto di circolo tra le Regioni: ci si potrà muovere solo per motivi urgenti, come già trapelato nelle ultime ore.
Nuovo Dpcm, scontro Governo-Regioni: Dad anche alle medie
Il nuovo Dpcm prevederà importanti cambiamenti anche per la scuola, in particolare per coloro che frequentano la scuola media. Si potrebbe infatti tornare alla didattica a distanza, con gli studenti di seconda e terza media chiamati dunque a collegarsi a un pc per seguire le lezioni. Questo per quanto riguarda le cosiddette zone rosse mentre nelle altre regioni, almeno per il momento, si continuerebbe con le lezioni in presenza che dovranno prevedere l’utilizzo obbligatorio della mascherina. Anche questo della DAD è un argomento piuttosto dibattuto, con i genitori sul piede di guerra e con molto subbuglio anche sui social, dove in molti stanno dando via a proteste civili: i bambini a casa rappresentano infatti un problema per coloro che devono recarsi a lavoro.
Nuovo Dpcm: Over 70 a casa?
Tra le ipotesi possibili c’è anche questa: Over 70 obbligati a stare a casa, per abbassare i rischi di contagio. Sono loro ad oggi la categoria più colpita e, con l’intento di preservarli, il Governo starebbe pensando a misure restrittive nei loro confronti. Il nuovo Dpcm mette sul piatto numerose questioni, vedremo cosa accadrà nelle prossime ore quando il premier Conte tornerà a parlare.