Per la Cgil la scuola non può riaprire in presenza: situazione drammatica
Le preoccupazioni dei sindacati in merito al ritorno a scuola: difficile pensare che a settembre si possa riprendere
Tra due mesi da oggi, dovrebbe, riprendere in tutta Italia, con date diverse, l’anno scolastico. A metà settembre bambini e adolescenti dovrebbero tornare in classe per ritrovarsi, a distanza di sei mesi da quando si sono visti tra i banchi di scuola per l’ultima volta. Il Governo e il Ministro dell’Istruzione hanno stabilito regole ben precise, restrizioni e norme che però a quanto pare, non convincono i sindacati ( e neppure i presidi che pare stiano vivendo una estate infuocata).
“Le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono”. A sostenerlo è il segretario della Flc Cgil scuola, Francesco Sinopoli, secondo il quale è “inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti”. Mentre la ministra Azzolina rassicura genitori e insegnanti sul nuovo anno scolastico, parlando di come i bambini e i ragazzi torneranno a scuola a settembre, per i sindacati è tempo di fare chiarezza e di dire come stanno realmente le cose. Sinopoli parla di una situazione “è drammatica” e i dirigenti scolastici “sono a caccia di spazi; serve un organico straordinario che al momento non c’è”, con il rischio che “si torni alla didattica a distanza”.
Giuseppe Conte in queste ultime settimane ha rassicurato tutti sul fatto che i bambini e i ragazzi avranno modo di tornare a scuola in presenza ma a quanto pare, non sarà così semplice. Ci si chiede poi, come mai per le scuole tante restrizioni, mentre in aereo e in treno, ad esempio, sono cadute le misure di distanziamento per cui si viaggia tutti vicini. In molto sottolineano come nelle scuole, a differenza dei mezzi di trasporto, non ci siano servizi di areazione idonei, e sia più difficile mantenere le distanze, visto anche il grande numero di persone che frequentano questi posti.
La speranza è che a settembre il virus sia solo un lontano ricordo ma purtroppo, ancora oggi, a giudicare dai costanti contagi che si mantengono sempre sullo stesso livello, la formazione di un focolaio, è dietro l’angolo.
I SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA: COSI’ NON SI PUO’ TORNARE A SCUOLA
Sinopoli ha parlato nel corso della conferenza stampa “La scuola si fa a scuola” promossa da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda della scuola. “La preoccupazione che sta nascendo è che poiché il tempo scuola si ridurrà, si tornerà alla didattica a distanza. Noi sindacati vogliamo che si ritorni a scuola non vogliamo soluzioni diverse. Abbiamo bisogno di un decreto legge sulla scuola. Il governo deve dire con chiarezza che bisogna riaprire la scuola in presenza”, ha concluso il sindacalista.