Attualità Italiana

Zaia annuncia nuove restrizioni per il Veneto: “Il virus è giù qui, lo stiamo covando”

Le ultime notizie dal Veneto: dopo un nuovo focolaio in provincia di Vicenza Zaia è pronto per nuove misure restrittive

Non usa mezze misure il governatore del Veneto che sa cosa significa dover avere a che fare con una emergenza causata dall’aumento improvviso di casi per coronavirus. E non ha nessuna intenzione di vedere la sua regione di nuovo messa in ginocchio per colpa di chi non rispetta le regole. Nella conferenza stampa di questo pomeriggio Zaia è stato molto chiaro: se si dovesse continuare con gli atteggiamenti che si stanno avendo in questi giorni, ci saranno delle nuove importanti misure di restrizione che riguarderanno la regione.

Il focolaio nel vicentino ha scatenato l’ira del Governatore del Veneto che non vuole in nessun modo rivedere la sua regione tra quelle più colpite dal coronavirus, anche in una possibile seconda ondata. Le parole di Zaia sono molto chiare: “Continuando di questo passo – ha tuonato Zaia – non dobbiamo porci la domanda se il virus tornerà in ottobre, perché l’abbiamo già qui. Ai comportamenti irresponsabili di qualcuno, si aggiungono gli altri che abbiamo conosciuto in queste ore“.

CORONAVIRUS IN VENETO POTREBBERO ARRIVARE NUOVE RESTRIZIONI

 Il Veneto è alle prese con un focolaio Covid “scatenato da un imprenditore vicentino rientrato dalla Bosnia“: a causa di questo cluster (5 persone positive e 89 in isolamento) la regione è passata «da un rischio basso a un rischio elevato, passando da una r con t pari a 0,43 a una di 1,63». E’ la dimostrazione che al momento, anche per l’errore di un singolo, può pagare una intera comunità e su larga scala, anche una intera regione.

Fosse per me, di fronte a certi comportamenti prevederei la carcerazione. È essenziale che a livello nazionale si prenda in mano il dossier, mettendo in fila le questioni con un Dpcm o con un provvedimento del ministro Speranza ” ha detto il governatore nella conferenza stampa del 3 luglio 2020.

Zaia ha voluto anche ricostruire la “storia” dei nuovi contagi. La persona rientrata dalla Serbia inizia ad avere i sintomi il 25 giugno 2020 ma nonostante questo partecipa sia a una festa privata che a un funerale. Inoltre continua a lavorare e frequenta persone sia al lavoro che fuori. Non basta questo, il 28 giugno infatti decide di andare in ospedale e viene fatto il tampone, scopre di essere positivo ma rifiuta di farsi ricoverare, non ritenendo forse di averne bisogno. Al momento questa persona si trova in ospedale, in rianimazione. Nel frattempo i casi positivi tra le persone che sono entrate in contatto in modo diretto che quest’uomo crescono e si teme che possano aumentare e aggravarsi nelle prossime ore.

Zaia inoltre spiega che una delle persone risultate positive dopo il contatto con il nuovo paziente zero ha persino negato alcuni dati relativi ai suoi spostamenti. “Evito di continuare altrimenti mi incazzo” ha detto il governatore in conferenza stampa.

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