La morte di Luciana Martinelli e il possibile legame con Galioto l’assassino del Tevere
C'è un legame tra la morte di Luciana Martinelli e Massimo Galiotto ribattezzato l'assassino delle sponde del Tevere?
E’ una pista che gli inquirenti stanno seguendo, di cui anche il programma Chi l’ha visto ha parlato nelle ultime settimane. Come è morta davvero Luciana Martinelli, la giovanissima insegnante di inglese che non sopportava la quarantena e ha lasciato la sua casa di Roma per vivere all’aria aperta? Il cadavere di Luciana è stato ritrovato nel Tevere, si aspetta di capire, grazie agli esami autoptici quello che è successo. Ma potrebbe esserci un legame tra la sua morte e Massimo Galioto, quello che dai media romani ormai, viene ribattezzato come l’assassino delle sponde del Tevere? Da giorni ormai i giornalisti di Chi l’ha visto seguono questa pista perchè la morte di Luciana ha davvero un alone di mistero che non è stato ancora risolto. Come è caduta in acqua? Pochi giorni prima i vigili del fuoco avevano cercato in quella zona ma il suo corpo non c’era. E come è possibile che i senza tetto, che vivono a pochi passi dal luogo in cui il cadavere di Luciana è stato ritrovato, non si siano accorti di nulla mentre un passante che era sul ponte, si è accorto del cadavere avvisando le forze dell’ordine? E che fine ha fatto la borsa mostrata in più occasioni nelle puntate di Chi l’ha visto, la borsa colorata che Luciana aveva portato con sè?
Gli investigatori indagano perchè vogliono davvero capire se siamo di fronte a degli omicidi seriali. Il cadavere di Luciana Martinelli, lo ricordiamo, è stato trovato vicino Ponte Vittorio, lo scorso 19 aprile, dopo che era scomparsa la notte tra il 3 ed il 4 dello stesso mese.
Un serialità lega almeno tre morti sospette avvenute sulle sponde del fiume. È la pista investigativa che gli inquirenti stanno battendo in queste ore. Luciana, pare sia morta per cause naturali, forse una congestione. Ma possiamo pensare che qualcuno l’abbia spinta in acqua e lei abbia fatto difficoltà ad uscire? Qualcuno l’ha tenuta in acqua? Aveva paura di un cane magari del cane di qualcuno che stava lì a pochi passi da lei?
LA MORTE DI LUCIANA MARTINELLI E IL POSSIBILE LEGAME CON GALIOTO
Galioto, dopo esser stato assolto in primo grado per l’omicidio dello studente americano, adesso è di nuovo in carcere. Questa volta il filmato che lo incastra, mentre con calci uccide a morte un uomo sempre sulle sponde del Tevere, è nitido. Ma è possibile che abbia fatto del male anche a Luciana? Il cadavere dell’insegnante dai capelli rossi è stato trovato a soli seicento metri di distanza da dove Galioto era solito bivaccare. Quest’ultimo è accusato di aver ucciso sotto Ponte Sisto a calci e pugni, l’homeless romeno Emanuel Petru Stoica ed imputato nel processo di Appello, dopo l’assoluzione in primo grado, per l’omicidio dello studente americano Salomon Beau avvenuto il 30 giugno del 2016.
Inoltre, come hanno ricordato anche i giornalisti di Chi l’ha visto, si potrebbe indagare anche su un altro strano caso. Sulla morte di Federico Carnicci, di 27 anni originario della Toscana. La famiglia di Carnicci, chiese già dopo l’omicidio dello studente americano di riaprire il caso. Un testimone avrebbe raccontato di aver sentito dire a Galioto che “i toscani vanno affogati“. Secondo quanto hanno raccontato altri senza tetto che vivono in quel posto, Federico aveva contratto un debito con Galioto e sarebbe questo il motivo per il quale, lo avrebbe potuto aggredire e uccidere. Tutte piste che le forze dell’ordine stanno seguendo per capire se davvero si possa parlare di un serial killer sulle sponde del Tevere.