Speciale Porta a Porta, parla Mattia di Codogno: “La speranza nella nascita di Giulia”
Nella puntata speciale di Porta a Porta in onda il 10 aprile 2020 il messaggio di pace di Mattia il paziente 1 di Codogno
Non sappiamo ancora cosa è successo davvero in Italia tra la fine di gennaio e la fine di febbraio, quando il virus è arrivato nel nostro paese. Non sappiamo chi sia stato il paziente 0, non conosciamo realmente il paziente 1. I medici di base oggi parlano di uno straordinario numero di polmoniti anomale registrate al Nord Italia, ben prima che Mattia varcasse la soglia dell‘ospedale di Codogno, ben prima che una anestesista, decidesse di non rispettare i protocolli sanitari e di chiedere il tampone per il COVID19. Per tutti ancora oggi, Mattia è il paziente 1. La sua vita completamente rivoluzionata da quando il 21 febbraio 2020 ha scoperto di avere il coronavirus. In questa battaglia contro il nemico invisibile ha perso suo padre, anche lui positivo al COVID19, come sua moglie incinta, che per fortuna è guarita. Oggi Mattia, a quasi due mesi da quel giorno è padre. Nella piccola Giulia, sua figlia, nata tre giorni fa, vede il messaggio di speranza per il futuro. Ne parla per la prima volta mostrando il suo volto a Porta a Porta dopo la Via Crucis di Papa Francesco.
Non lo dice ma la sua è stata certamente una Via Crucis. Un mese in ospedale, la voglia di vivere per riabbracciare i suoi cari, per veder nascere sua figlia. La consapevolezza successiva di aver contagiato i suoi genitori, forse, sua moglie. Il dolore per la perdita di suo padre. Ma alla fine della salita più ardua inizia sempre una discesa. Per Mattia la gioia più grande è quella di abbracciare oggi la sua piccola Giulia.
SPECIALE PORTA A PORTA: LE PAROLE DI MATTIA PAZIENTE 1 DI CODOGNO
Ce lo racconta con un filo di voce, gli effetti del coronavirus si vedono e si sentono ancora. Provato da un mese in terapia intensiva ci dà oggi un messaggio di Resurrezione per una Pasqua da passare con i nostri cari.
“Mi sono ammalato, sono guarito, ho sofferto per la perdita di mio padre e ho gioito per la nascita di mia figlia” dice Mattia mostrandosi per la prima volta in volto. “Noi viviamo e la nostra vita ha un senso solo quando la speranza apre una prospettiva innanzi a noi. Questa speranza per me si è concretizzata con la nascita di mia figlia Giulia. Con questo messaggio, nell’imminenza di Pasqua, voglio dire che tutti quanti insieme, ognuno con il suo contributo, può far si che questa brutta parentesi della nostra esistenza finisca presto” dice Mattia. Invita tutti a stare a casa per rispettare il lavoro di chi in ospedale salva le vite, invita a stare a casa per eliminare le possibilità di contagio.
“Che sia una pace di Resurrezione e pace per tutti” conclude Mattia nel suo video messaggio per Porta a Porta.
Da parte della nostra redazione un caro augurio di Buona Pasqua per Mattia e per la sua famiglia con la speranza che la piccola Giulia possa assaporare presto il piacere di una passeggiata all’aria aperta con mamma e papà!