Il punto sulla scuola: il ministro Azzolina parla da Che tempo che fa
Il ministro Lucia Azzolina fa il punto a Che tempo che fa: ecco cosa succederà nella scuola in Italia
Si tornerà a scuola nel mese di maggio? Si tornerà a scuola a giugno? I ragazzi saranno tutti promossi in vista della maturità e quindi tutti ammessi? Prova a rispondere ad alcune delle domande che tutti gli italiani in questo momento si stanno facendo, il ministro Azzolina che, ospite ieri di Che tempo che fa, ha cercato di fare il punto sulla situazione scuola. Non è semplice anche perchè il problema di fondo sta nelle differenze tra la didattica on line. Il ministro può anche dire in televisione che tutto sta funzionando come dovrebbe e che i bambini e i ragazzi stanno continuando a studiare ma i genitori, che i figli li hanno a casa, sanno qual è la reale situazione. A fronte di docenti che sanno gestire una didattica smart, da remoto, ce ne sono molti altri, che non sanno neppure avviare una video chiamata, e negarlo, sarebbe eresia. Da qui quindi la situazione differenze che certamente “premia” i ragazzi della scuola superiore e quelli delle medie, che seppur con tante difficoltà, possono, grazie anche alle loro di capacità, trovare il modo per studiare (anche qui si potrebbe aprire un mondo visto che centinaia di ragazzi fanno sapere che affrontano giusto un paio di ore di lezione al giorno e alcuni docenti sono praticamente scomparsi). I più penalizzati sono i bambini. Spiegare la situazione non è semplice, inoltre spesso non hanno un computer personale, non hanno il cellulare e si ritrovano, come migliaia di genitori fanno notare sui social, pieni di compiti ma con una lezione di neppure un’ora all’attivo.
Nessuna critica, l’Italia è totalmente impreparata a una didattica a distanza seria ed efficace e pensare che maestre e maestri ( considerata anche l’età media del corpo docente italiano) si possano improvvisare conoscitori del mondo on line e di tutti gli strumenti tecnologici a loro disposizione, sarebbe da folli. I docenti hanno reagito come hanno potuto, cercando di fare il massimo. Ma immaginatevi una famiglia con tre figli, un solo computer e una connessione domestica magari di bassa qualità: che cosa viene fuori? E’ il modello Italia che non funziona, ancora obsoleto in un mondo che corre sul 5G mentre noi usiamo ancora il calamaio…
DA CHE TEMPO CHE FA LE ULTIME NOTIZIE SULLA SITUAZIONE SCUOLA IN ITALIA
Fatta questa premessa d’obbligo, torniamo alle parole della Azzolina, ministro dell’Istruzione. “Non è il ministro dell’Istruzione che può stabilire quando il virus finisce. Fino a quando non ci sarà sicurezza i ragazzi non torneranno in classe“.
Due ipotesi per la maturità e altrettante per gli esami di terza media, a seconda che si torni in classe il 18 maggio o non si torni più a scuola fino a settembre. E un piano per una ripresa delle scuole con un maggiore distanziamento in classe se in autunno dovessero esserci ancora pericoli legati al coronavirus . Questo sembra essere lo scenario che nelle prossime ore si delineerà nero su bianco su ordinanze.
Il punto sulla maturità– “Se non si tornasse a scuola ci sarà un’unica prova orale. Chiedo agli studenti responsabilità, sono il futuro del Paese” ha detto l’Azzolina dallo studio di Che tempo che fa. “Gli studenti presenteranno un elaborato fatto con i loro insegnanti e saranno scrutinati durante lo scrutinio finale”. “L’esame ci sarà comunque. Ci sono Paesi che lo hanno eliminato, altri no” ha detto il ministro.