Attualità Italiana

Ospedali da incubo in Calabria a Le Iene: c’è la mano della ‘ndrangheta?

A Le Iene Gaetano Pecoraro mostra la situazione di alcuni ospedali da incubo in Calabria, dove emerge l'ombra della 'ndrangheta

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Le Iene portano avanti la loro inchiesta riguardo gli ospedali da incubo in Italia e arrivano in Calabria. Qui Gaetano Pecoraro mostra la situazione in cui versano alcuni ospedali, a Locri e a Polistena. Le strutture sono in condizioni pessime e anche la situazione relativa ai concorsi non è delle migliori. Dunque spunta l’ombra della ‘ndrangheta dietro a questa situazione di degrado. Le aziende ospedaliere visitate dalla Iena Gaetano Pecoraro fanno capo entrambe all’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria.

GAETANO PECORARO E GLI OSPEDALI DA INCUBO IN CALABRIA: LE IENE PARLANO DELLA MALASANITA’ IN QUESTA REGIONE E DELL’OMBRA DELLA ‘NDRANGHETA

Negli ospedali mostrati nel servizio del programma Le Iene si vedono soffitti cadenti, infiltrazioni d’acqua. Non mancano porte d’emergenza che non si aprono e ascensori che non ne vogliono sapere di funzionare. Una situazione al limite che rientra nell’inchiesta degli ospedali da incubo portata avanti da Le Iene.

Gaetano Pecoraro parla anche dei responsabili che cambiano di continuo. Dunque è anche difficile riuscire ad individuare i responsabili di tanto degrado all’interno di questi ospedali della Calabria.

Pasquale Ceratti, medico chirurgo operante presso l’ospedale di Locri, ha parlato della situazione. Ha detto che non curerebbe mai sua figlia presso l’ospedale in cui lavora. Questo a causa dell’assenza dei supporti tecnologici come ad esempio un elettrocardiografo, un ecografo, un defibrillatore. Talvolta vengono a mancare anche supporti molto più semplici, come le siringhe e i cateteri. Il medico lamenta anche l’assenza di personale specializzato e di meccanismi di sicurezza idonei. Ceratti ha detto di aver segnalato ai suoi capi l’assenza degli elementi basilari per fare il medico, senza però essere ascoltato. Inoltre l’ospedale di Locri versa in condizioni strutturali precarie, e manca addirittura un impianto antincendio adeguato. Dal punto di vista strutturale l’ospedale di Locri, in Calabria, versa in condizioni davvero precarie. Ci sono poi sacchi dell’immondizia abbandonati, e condizioni igieniche precarie anche nei bagni. Gli ascensori non funzionano. Non funzionano le uscite di emergenza e i quadri elettrici sono stati “aggiustati” con lo scotch. Nelle sale operatorie non esiste isolamento batterico e mancano anche le altre basilari norme.

MALASANITA’ IN CALABRIA, C’E’ L’OMBRA DELLA ‘NDRANGHETA NEL MANCATO UTILIZZO DEI FONDI STANZIATI

Gaetano Pecoraro dunque parla del problema connesso a questo ospedale, per il quale sono stati stanziati dei fondi ma che non sono stati utilizzati per sistemarlo. I soldi diminuiscono ma l’ospedale continua a versare nelle condizioni mostrate nel servizio. Nel servizio dunque emerge la possibilità che possa esserci la ‘ndrangheta dietro questa delicata situazione degli ospedali da incubo in Calabria. L’ospedale di Locri è stato commissariato per diversi anni per infiltrazioni mafiose.

Per vedere il video del servizio del programma Le Iene sugli ospedali da incubo in Calabria, clicca qui.



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