Tragedia di Corinaldo, 15enne sospettato è stato fermato per droga: trovate cocaina ed eroina in casa
Il 15enne indicato da alcuni come il responsabile della tragedia di Corinaldo, è stato fermato per droga. In casa erano presenti cocaina, eroina e contanti
Il 15enne sospettato di aver spruzzato lo spray urticante presso la discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, è stato fermato per droga. A casa del ragazzino sono state trovate cocaina ed eroina. Non è comunque ancora stata accertata la sua colpevolezza per la tragedia avvenuta a Corinaldo. Non è stato infatti rinvenuto nulla che potesse collegarlo a quanto accaduto. Nella notte tra venerdì e sabato, all’interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in provincia di Ancona, qualcuno avrebbe spruzzato dello spray urticante generando una fuga generale. Questo ha portato alla terribile morte di 6 persone, tra cui cinque ragazzini ed una mamma.
TRAGEDIA DI CORINALDO: SI INDAGA SUL 15ENNE PRESUNTO COLPEVOLE, AVEVA DELLA DROGA IN CASA MA NULLA CHE LO COLLEGASSE A QUANTO ACCADUTO
A negare il coinvolgimento nei fatti accaduti a Corinaldo è stato proprio il ragazzino. Ha dunque smentito di aver spruzzato lo spray urticante prima dell’esibizione del trapper Sfera Ebbasta. Attualmente il ragazzo non è iscritto nel registro degli indagati per i fatti riguardanti la discoteca. E’ stato fermato solo per detenzione di sostanze stupefacenti. La Procura sta indagando per omicidio colposo preterintenzionale a carico di ignoti. Attualmente si sta concentrando non solo sulla pista del 15enne, ma anche sulla bomboletta spray che gli è stata consegnata dal gestore del locale, Marco Cecchini. Inoltre altre bombolette di spray al peperoncino sono state trovate negli zaini lasciati nel locale dai giovani mentre cercavano di mettersi in salvo.
Cristian Carrozza, comandante provinciale dei carabinieri, ha affermato che la pista dello spray urticante non sia l’unica da seguire. Alcune delle persone che si trovavano nella discoteca hanno parlato infatti anche di un fumogeno. Altra ipotesi al vaglio degli investigatori è quella della possibile rottura dell’impianto che diffonde il fumo bianco, che si utilizza per creare l’effetto nebbia in discoteca. Infatti molti ragazzi hanno raccontato di aver sentito un odore acre. Dunque a seguito degli accertamenti tecnici riusciranno a svelare qualcosa di più su quanto accaduto a Corinaldo.
Purtroppo non è presente un sistema di videosorveglianza all’interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Questo costituisce un ostacolo alle indagini e impedisce di accertare o meno il coinvolgimento del 15enne fermato per droga ed indicato da alcuni come il responsabile. Intanto si analizzano i filmati realizzati con i cellulari delle persone presenti. Attualmente tale analisi non ha però ancora condotto ai risultati sperati.
Secondo Stefano Loffreda, primario del pronto soccorso di Marche Nord, dubita che a generare quella situazione possa essere stata una sola persona. Lo ha detto a Il Giorno. Viste le condizioni in cui le persone sono giunte presso il suo ospedale, non ritiene possibile che una sola bomboletta spray possa aver portato all’intossicazione di più di cento ragazzi. Suggerisce quindi di controllare “le condotte di areazione di quella discoteca“, così come “l’impianto antincendio“.