Davide Natale, il giovane ucciso da un albero a Napoli a causa del maltempo: parla il papà
Il padre di Davide Natale ha parlato del ragazzo, morto tragicamente perché travolto da un albero a causa del forte vento che ha colpito Napoli
Il maltempo che si è abbattuto sull’Italia nelle scorse ore ha provocato moltissimi danni ma soprattutto anche delle morti. Tra le vittime troviamo Davide Natale, ucciso da un albero a Napoli. A parlare della terribile tragedia che ha colpito la loro famiglia è il padre, raccontando di come Davide fosse un ragazzo con la testa a posto, che studiava e che non aveva mai fatto del male a nessuno. Il Signor Natale, in riferimento al figlio Davide, ha detto che “non beveva, non fumava, era un ragazzo a posto“, per poi aggiungere: “Ma come è possibile che si debba morire per andare a studiare?“. E come lui, in tanti si chiedono come sia possibile che il maltempo possa mettere in ginocchio l’Italia in questo modo, provocando ogni volta vittime e danni.
LA TRAGICA MORTE DI DAVIDE NATALE, IL RAGAZZO TRAVOLTO DA UN ALBERO A NAPOLI NEL CORSO DEL NUBIFRAGIO DEL 29 OTTOBRE 2018
Il giovane si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato. Voleva solo andare a studiare, come faceva regolarmente. Si trovava dunque a Fuorigrotta, in quartiere dello stadio San Paolo della città partenopea. Il forte vento ha provocato la caduta di un albero che lo ha travolto in pieno non lasciandogli scampo. Si stava recando presso la facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli. Davide Natale viveva a San Nicola la Strada.
Il Mattino ha parlato con i genitori, ovviamente sotto choc e fortemente addolorati per la perdita del loro figlio. Il papà non si spiega come si possa morire in questo modo. Davide Natale era un ragazzo con la testa sulle spalle. Mai un eccesso, non fumava, non beveva, ma voleva diventare un ingegnere. Ma quell’albero ha messo fine a tutto.
Chi era Davide Natale? I suoi genitori hanno raccontato della sua passione per il basket. Il ragazzo giocava nella LBL Caserta. Il padre lo aveva sentito l’ultima volta la mattina del 29 ottobre. Davide gli aveva mandato una lista delle partite di basket tramite Whatsapp, chiedendogli di controllare chi fossero gli arbitri della partita in cui avrebbe dovuto fare l’ufficiale di gara. Con questo ruolo il ragazzo cercava di guadagnare qualcosa senza abbandonare la sua passione, mentre proseguiva il suo corso di studi. Il sogno di Davide Natale era quello di entrare in un’azienda che progetta automobili. Un ragazzo ambizioso, che voleva arrivare a firmare una Lamborghini.
Purtroppo ora i genitori e la sorella, di 18 anni, dovranno fare i conti con questo terribile dolore accompagnato dall’amarezza dell’ennesima tragedia dovuta al maltempo.