Foggia, strage dei braccianti. Salvini raggiunge la città: “La mafia ci fa i soldi”
Matteo Salvini ha scelto di raggiungere la città di Foggia, dopo il tragico incidente che ha visto morire 12 braccianti africani
A Foggia dodici immigrati sono morti nel corso di un incidente al bivio tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, avvenuto nella giornata di sabato 4 agosto. Oggi il premier Conte e il ministro Salvini hanno raggiunto la città pugliese, colpita da questa strage. Sappiamo che i migranti erano a bordo di un furgone, che si è scontrato con un tir. Le vittime non avevano con loro i documenti. Salvini è convinto che si tratti di fenomeno scandaloso, che vede al centro dell’attenzione lo “sfruttamento degli esseri umani”.
FOGGIA, TRAGICO INCIDENTE TRA UN TIR E UN FURGONE, MUOIONO 12 MIGRANTI ULTIME NOTIZIE: SALVINI PARLA DELLO SFRUTTAMENTO DEGLI ESSERI UMANI
Raggiungendo Foggia, Salvini si è detto convinto del fatto che l’incidente in cui sono morti i dodici braccianti stranieri sia in realtà un “fenomeno scandaloso e sottovalutato, che è quello dello sfruttamento degli esseri umani”. Lo schiavismo è, dunque, alla base del tragico incidente avvenuto sulla strada provinciale 105. Salvini, intanto, ha riunito in Prefettura il comitato per la sicurezza. Il vicepresidente del consiglio è sicuro che il caporalato non è mai stato sconfitto e ora è più vivo che mai. “La mafia ci ha soldi”, ha rivelato Salvini mentre raggiungeva la città pugliese. Per aggredire questo fenomeno in Italia, ora il ministro dell’interno del Governo Conte ha varie proposte da presentare. Forse seguendo una linea più regolare sull’immigrazione controllata si sarebbe potuta evitare questa nuova e sconvolgente tragedia, che ha visto morire ben dodici persone. Salvini, però, è convinto che gli immigrati irregolari fanno abbastanza comodo a tutti gli sfruttatori e gli schiavisti.
Le vittime erano impegnate nella raccolta dei pomodori nei campi di Foggia. Il bilancio vedeanche tre persone rimaste ferite, ma non in pericolo di vita. Tra queste anche l’autista del tir di Orta Nova. Stando a una prima ricostruzione della polizia, il furgone con a bordo i migranti procedeva in direzione San Severo, quando l’autista improvvisamente ha invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con l’autoarticolato. Per via del violento impatto, il furgone si è ribaltato su se stesso più volte. È stato molto complicato estrarre i corpi delle vittime dal groviglio di lamiere. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco che, attraverso una gru, hanno sollevato il mezzo che trasportava le dodici vittime di origini africane.