Sperlonga, 13enne muore risucchiata dall’impianto di una piscina
A Sperlonga, una 13enne è morta dopo essere stata risucchiata dall'impianto di una piscina. Un turista americano ha tentato di tutto per salvarlo, ma i soccorsi sono stati inutili
A Sperlonga una ragazza di 13 anni è morta dopo essere stata risucchiata dall’impianto di una piscina. Stando alle ultime notizie, la giovane si trovava in vacanza con i suoi genitori, quando è avvenuta la tragedia. Un turista americano ha tentato di salvarla riportandola in superficie, dopo di che è stata trasportata al Policlinico Gemelli di Roma. Purtroppo per lei non c’è stato nulla da fare. I medici hanno tentato di salvarle la vita dopo il ricovero, ma i loro tentativi sono risultati inutili.
SPERLONGA, RAGAZZINA DI 13 ANNI MUORE RISUCCHIATA DAL BOCCHETTONE DI UNA PISCINA ULTIME NOTIZIE: INUTILI I SOCCORSI
Ragazza di 13 anni di Morolo è morta a Sperlonga, mentre si trovava in vacanza con la sua famiglia al Grand Hotel Virgilio. Durante una nuotata, la giovane è stata aspirata dall’impianto subacqueo della piscina. Le conseguenze di questo tragico incidente, avvenuto ieri pomeriggio mercoledì 11 luglio, l’hanno portata alla morte. Le ultime notizie rivelano che il tutto è avvenuto a causa del bocchettone subacqueo per il ricambio d’acqua, il quale l’ha risucchiata, impedendole di tornare in superficie. Un turista americano e altre persone sono subito intervenuti per riuscire a staccarla dall’impianto. In particolare, il primo ha tentato con tutte le sue forze di tirarla su. Nonostante ciò, la 13enne è morta dopo essere stata trasportata al Policlinico Gemelli di Roma. Infatti, la vittima aveva già bevuto moltissima acqua.
Un medico sul posto ha cercato di aiutarla con la procedura di rianimazione, mentre si trovava in arresto cardiaco. Dopo di che, è stata trasportata d’urgenza in ospedale, a seguito dell’arrivo dei soccorsi, giunti all’hotel tempestivamente. Alle 4 di notte, purtroppo, la 13enne di Morolo è morta. Attualmente stanno indagando sul caso i carabinieri della compagnia di Sperlonga e del reparto operativo di Latina. Gli inquirenti hanno ascoltato sia i responsabili dell’hotel che gli addetti alla manutenzione della piscina, al fine di comprendere se siano presenti oppure no i sistemi di sicurezza all’interno della vasca. Intanto, le forze dell’ordine hanno sequestrato le componenti dell’impianto. Al momento sappiamo che la salma della ragazzina è a disposizione dell’autorità giudiziaria, la quale ha disposto l’autopsia, allo scopo di chiarire se la giovane avesse accusato un malore prima dell’annegamento.