Il giallo dello scheletro a Milano ultime notizie: di chi è il cadavere?
A Milano il giallo dello scheletro nell'ex deposito ferroviario sembra essere collegato ad un uomo scomparso nel 1991 con gravi problemi psichici, ecco quali sono le ultime notizie
Le ultime notizie parlano del giallo dello scheletro nell’ex deposito ferroviario trovato da una clochard. Sembra si tratti di un uomo scomparso nel 1991, di lui parlò anche il programma Chi l’ha visto? su Rai Tre. È impossibile comprendere a chi appartanevano i resti ritrovati, ma la presenza della carta d’identità riporta ad una storia di un uomo scomparso nel 1991. Sappiamo che, attualmente, nelle indagini è coinvolta l’equipe che indagò sul caso di Yara Gambiraso. Un macabro ritrovamento da parte di una clochard. Sino ad ora nessuno aveva mai denunciato la presenza di questi resti.
ULTIME NOTIZIE SUL GIALLO DELLO SCHELETRO DELL’EX DEPOSITO FERROVIARIO DI MILANO: ECCO LE PRIME RICOSTRUZIONI
È giallo sullo scheletro nell’ex deposito ferroviario di Milano, trovato da una clochard, che si trova tra via Ferranti Aporti e via Sammartini. Sembra impossibile comprendere a chi appartenevano questi resti. Ma lì vicino è stata anche trovata una carta d’identità, appartenente ad un uomo scomparso nel 1991. Stiamo parlando di Umberto Barresi, che oggi avrebbe avuto 74 anni. Residente a Milano e originario di Enna aveva fatto perdere le sue tracce più di 20 anni fa. Nel suo caso si occupò anche il programma Chi l’ha visto? nell’anno 2009. La trasmissione di Rai Tre l’aveva descritto come un uomo con gravi problemi psichici, manifestati sin dalla giovinezza. Pertanto, non aveva né un lavoro né era riuscito a formarsi una famiglia. Viaggiava spesso in treno e viveva attraverso la pensione dei genitori. Soggiornava a Milano nell’istituto Giovanni Ferrara, per persone disagiate. Quest’ultimo potrebbe essere un indizio importante per gli inquirenti. Attraverso le analisi sarà possibile comprendere a chi appartenevano i resti. Intanto, gli investigatori non vogliono escludere alcuna ipotesi. Infatti, si pensa anche che quella carta d’identità potrebbe essere stata gettata lì per caso e, pertanto, lo scheletro potrebbe appartenere ad un’altra persona. Questa zona è frequentata dai senzatetto, ma fino ad ora nessuno ha mai denunciato la presenza del cadavere. A portare avanti le indagini ci pensa l’equipe che ha lavorato sul caso di Yara Gambiraso, con la dottoressa anatomopatologa Cristina Cattaneo. Dai primi rilievi si intuisce che non vi sono dei particolari segni di violenza. Dunque, si pensa anche ad una morte naturale, magari nel sonno a causa del freddo. A fianco dello scheletro nell’ex deposito ferroviario di Milano sono stati trovati dei resti di rogo.