Attualità Italiana

Perugia, accoltellato militante di Potere al popolo: sale la tensione per le elezioni 2018

Alta tensione a Perugia, dove due militanti di Potere al popolo sono stati accoltellati. Ora si parla di un atto commesso da gruppi di estrema destra, intanto la polizia sta indagando sull'accaduto

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Perugia, accoltellato un militante di Potere al popolo. A raccontare quanto è accaduto ci pensa la stessa vittima, la quale è stata colpita ma non in modo grave. L’uomo, militante di Rifondazione comunista, stava appendendo manifesti elettorali. Stando alle ultime notizie, il tutto è accaduto nella periferia di Perugia. Attualmente sono in corso tutti gli accertamenti da parte della Digos, che sta cercando di ricostruire l’episodio. La polizia è intervenuta dopo aver ricevuto una telefonata anonima che parlava di rissa.

ALTA TENSIONE A PERUGIA ULTIME NOTIZIE: MILITANTE DI POTERE AL POPOLO ACCOLTELLATO

Accade a Perugia, dove un militante di Potere al popolo, formazione che secondo gli ultimi sondaggi potrebbe anche entrare in Parlamento (per Lorien Potere al Popolo verso superamento soglia), è stato accoltellato nella periferia. Fortunatamente è la stessa vittima a raccontare quanto accaduto. Infatti, l’uomo è stato colpito ma non in modo grave. Stiamo parlando di un 37enne di Rifondazione comunista. Intanto, due suoi colleghi sono convinti del fatto che gli assalitatori abbiano commesso un atto di estrema destra. La vittima stava affiggendo dei manifesti elettorali di Potere al popolo nella zona di Ponte Felcino. La polizia è intervenuta sul posto a seguito di una telefonata anonima al 113 che li informava di una rissa. La volante, non appena è arrivata sul luogo, non ha trovato nessuno.

ACCOLTELLATI MILITANTI DI POTERE AL POPOLO: SI CHIEDE UN INTERVENTO RISOLUTO

Il 37enne, militante di Potere al popolo, ha raccontato di essere stato accerchiato da diverse persone, che ancora non sono state identificate. Dopo di che, è stato colpito con tre colpi di arma da taglio. Un altro suo collega si trovava con lui ed è stato, invece, colpito alla testa. Entrambi sono stati medicati in ospedali e poi subito dimessi. Il clima politico sembra farsi sempre più teso. Il portavoce dei Giovani comunisti, Andrea Ferroni, e il segretario di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, hanno rivelato che si tratta di un gesto che caratterizza i gruppi di estrema destra, che da anni ormai si ritrovano “nel silenzio e nella distrazione della politica e delle istituzioni”. Entrambi hanno chiesto alla prefettura di portare avanti un “intervento risoluto” proprio per dare un volto a questi assalitori.

Le prossime elezioni politiche del 4 marzo 2018 stanno portando quindi molta tensione in tutta Italia.



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