Filippo Magnini accusato di doping: il nuotatore chiarisce la situazione
Filippo Magnini è protagonista di un'inchiesta con l'accusa di aver fatto uso di sostanze dopanti, ma ora il nuotatore spiega al pubblico quanto è davvero accaduto
Filippo Magnini è indagato dalla Procura della Nado per “uso o tentato uso di sostanze dopanti“. Un’accusa pesante quella rivolta allo sportivo, che insieme a Michele Santucci si ritrova protagonista di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Pesaro. Anche il medico nutrizionista, Guido Porcellini, è stato attualmente messo sotto inchiesta. Scendendo nel dettaglio, la Procura antidoping della Nado affianca a Magnini la violazione degli articoli 2.2 e 2.9 del codice Wada. Il primo riguarda “l’uso o tentato uso di sostanze dopanti”, mentre il secondo parla di “favoreggiamento”. Santucci, invece, è contestato solo per l’art. 2.2. Pertanto, i due sportivi verranno ascoltati tra qualche giorno dalla Procura.
FILIPPO MAGNINI INDAGATO DALLA PROCURA NADO PER DOPING ULTIME NOTIZIE: LE ACCUSE, IL NUOTATORE RISPONDE
Dopo le ultime notizie trapelate sul caso, Filippo Magnini ha deciso di parlare attraverso il suo account Twitter. Il nuotatore chiede di fare chiarezza, dichiarando: “Ritengo l’apertura dell’accertamento NADO un atto dovuto rispetto alle indagini penali su Porcellini. Gli inquirenti penali hanno già accertato la mia estraneità ai fatti.” Il nutrizionista e il dirigente di rugby, Antonio Maria De Grandis, sono indagati per commercio di prodotti dopanti, per l’utilizzo di medicinali guasti e per falso. In particolare. De Grandis e Porcellini, stando alle accuse, avrebbero utilizzato sostanze dannose alla salute, provenienti dalla Cina. La posizione di Magnini, però, era stata archiviata, poiché il gip Giacomo Gasperini aveva annunciato che non c’erano prove. In questo caso è stato poi pubblicato l’avviso della chiusura delle indagini: “La pralmorelina era procurata per l’atleta Magnini, ma i flaconi erano stati ritirati da “persona non identificata”. Stando alle dichiarazioni dei Nas, il nuotatore non avrebbe né ricevuto e né fatto uso di questa sostanza. Magnini fu sia intercettato che pedinato. Pare che i prodotti, secondo quanto precisa la Procura di Pesaro, fossero stati proposti al nuotatore, il quale non ne aveva mai fatto uso. In seguito, nello scorso mese di luglio, Porcellini è stato rinviato a giudizio, con le accuse di vendita di sostanze dopanti e di prescrizione di farmaci dannosi. Sappiamo che la prima udienza è stata fissata per il prossimo 7 novembre, a Pesaro. Ora Magnini assicura di essere completamente estraneo ai fatti. Infatti, Filippo pare sia stato indagato solo per il fatto di essere collegato in qualche modo a Porcellini. Per ora non ci sarebbe alcuna prova concreta che confermerebbe la colpevolezza del Magnini. Intanto, il nuotatore sembrerebbe non essere riuscito a dimenticare Federica Pellegrini.