L’omicidio di Marilena Rosa Re, una storia di soldi finita male: si cercano i resti
L'omicidio di Marilena Rosa Re, una storia di soldi finita male: si cercano i resti. Le ultime notizie da Castellanza
Purtroppo Marilena Rosa Re non ha lasciato la sua casa volontariamente il mattino del 30 luglio 2017. Non ha lasciato suo marito, suo figlia, i suoi adorati gattini e la vita che amava. E’ stata uccisa da un uomo di cui probabilmente si fidava, un uomo con il quale aveva un rapporto particolare. Vito Clericò, il 64enne fermato con l’accusa di aver ucciso la donna, doveva custodire del denaro per Marinela. E’ una storia di soldi finita male quella che arriva da Castellanza. Marilena, non sappiamo ancora per quali imprecisati motivi, ha deciso di dare i soldi all’uomo, si è fidata di questo vicino di casa. Non voleva che si sapesse che aveva una ingente somma di denaro e così l’ha affidata a quello che riteneva essere un suo amico firmando la condanna a morte. Perchè quando di mezzo ci sono soldi e passione, le storie spesso hanno un lieto fine. Il colpevole è stato trovato: ma che fine ha fatto Marilena? L’uomo fermato è stato anche accusato di occultamento di cadavere, dove sono i resti della donna uccisa a Castellanza, che cosa ne ha fatto di lei? Gli agenti sono a lavoro: i resti di Marilena, secondo quelle che sono le ultime notizie sul caso, vengono cercati nell’orto dell’uomo. E’ possibile che tutto il giallo si possa rinchiudere in poche centinaia di metri? E’ una storia che conosciamo già: si cerca lontano una risposta che è invece molto più vicina di quello che immaginiamo.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Varese e della Compagnia di Busto Arsizio stanno ispezionando con cura le aree verdi nella disponibilità dell’indagato e nelle adiacenze dell’abitazione della scomparsa. Nei prossimi giorni interverrà il personale specializzato del RIS di Parma per procedere al sopralluogo delle abitazioni della scomparsa e dell’indagato.
VITO CLERICO’ ALLA TELECAMERE DI CHI L’HA VISTO PRIMA DEL SUO ARRESTO-LEGGI QUI
90 mila euro, il prezzo di una vita. Questa sarebbe la somma che la donna aveva dato al suo vicino. Poi, quando ha chiesto indietro il denaro, l’uomo non sapeva come gestire la situazione. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il Clericò non aveva il denaro di Marilena, lo aveva usato per sue spese personali. Come giustificarsi quindi con la donna? Solo una soluzione: l’omicidio.
Un uomo resta presunto assassino fino a quando i tre gradi di giudizio non lo condannano o fino a quando non arriva una confessione ma in questo caso non ci sono solo parole contro l’uomo che avrebbe ucciso Marilena. Ci sono fatti: le macchie di sangue sui suoi pantaloni, compatibili al 100% con il sangue di Marilena. E poi ci sono le sue parole. Aveva detto di aver ricevuto una chiamata da Marilena che le aveva chiesto di accompagnarla in stazione a Garbagnate Milanese per poi scomparire. Dalle indagini, però, è emerso che Clericò non è mai transitato sul percorso che da Castellanza va alla stazione di Garbagnate; nessuna telecamera lo inquadra e il suo telefono non aggancia le cellule che sono sul tragitto; sul suo cellulare nessuna chiamata ricevuta da Marilena mentre ce n’era una (sempre di quel giorno, ndr) in uscita verso il telefono della vittima.
90 mila euro il valore della vita di Marilena che è stata uccisa per soldi. Una brutta storia di soldi.