La mamma di Marco Vannini: “Tre estati senza di lui, sono stanca, voglio giustizia”
La mamma di Marco Vannini: "Tre estati senza di lui, sono stanca, voglio giustizia". Le parole della donna al settimanale Giallo
E’ stanca mamma Marina, da due anni continua a chiedere che giustizia venga fatta per suo figlio, continua a chiedere la verità su quanto accaduto nella villetta della famiglia Ciontoli. Ma lei e papà Valerio si scontrano contro un muro perchè nessuno, almeno secondo la loro convinzione, vuole raccontare cosa sia davvero successo a Marco. Il loro piccolo grande uomo aveva vent’anni, tanta voglia di fare, tutta una vita da costruire. Marco Vannini però non scriverà il suo futuro, ma il suo nome resterà inciso nei cuori di chi l’ ha conosciuto e amato. I genitori del ragazzo continuano a chiedere che giustizia sia fatta e dalle pagine della rivista Giallo, la signora, lancia un nuovo appello.
LE PAROLE DI MAMMA MARINA CHE RICORDA IL SUO ADORATO FIGLIO MARCO
Oramai vivo di ricordi. Tornare su questa spiaggia, a Porto Ainu, in Sardegna, mi fa stare tanto male, ma ho deciso di venirci lo stesso perché è l’unico modo per ‘rivedere’ mio figlio. Mi sdraio e lo penso. Vado indietro con la memoria ricordando molti episodi legati a Marco, a quando era piccolo e si divertiva come un matto a giocare su questa sabbia. Mi sembra di rivedere la sua testina bionda che esce dall’acqua dopo aver pescato qualcosa. Sono solo ricordi, che talvolta fanno male, perché è impossibile non pensare a quello che gli è successo due anni fa. Impossibile dimenticare che il mio Marco è stato ucciso da cinque persone senza scrupoli!
La vita di tutta la famiglia Vannini è cambiata e Marina spiega che cosa è successo dopo la morte di Marco che non è stato un incidente, secondo la convinzione dell’accusa e anche di tutti loro:
Sono in cura da una psicanalista, mentre chi mi ha ridotta in questo stato se n’è andato in vacanza. I responsabili della morte di mio figlio si divertono come se nulla fosse. Si godono la loro estate. Io e Valerio, invece, lottiamo ogni giorno per sopravvivere, perché senza il nostro amato Marco tutto è diventato più difficile. La nostra vita è cambiata per sempre. La loro, invece, no. E questa cosa mi fa soffrire ancora di più. Anche Papa Bergoglio, in una toccante lettera, mi ha scritto che porterò la Croce in spalla per il resto della mia vita. Ma c’è un’altra cosa che mi fa stare male: non sapere tutta la verità.