Attualità Italiana

L’ambulanza della morte: il servizio delle Iene che indigna, si può decidere chi uccidere solo per soldi?

L'ambulanza della morte: il servizio delle Iene che indigna, si può decidere chi uccidere solo per soldi? Il servizio in onda il 21 maggio 2017

Nella puntata de Le Iene in onda il 21 maggio 2017 Roberta Rei ha curato un servizio molto particolare e che purtroppo riguarda una realtà che tristemente esiste. Parliamo del servizio chiamato “l’ambulanza della morte”. La Rei ha intervistato due testimoni che hanno scelto di raccontare qualcosa che lascia davvero senza parole: ci sarebbe del personale, di ambulanze private, che decidere se uccidere o meno delle persone che devono essere portate a casa nel tragitto ospedale-casa appunto, il tutto fatto solo per soldi. Ci spieghiamo meglio: quando i medici decidono che per un paziente in ospedale non c’è più nulla da fare, informano la famiglia che deve quindi richiedere il trasporto a casa. Generalmente avviene tramite ambulanze private, i numeri si trovato sugli elenchi telefonici, sul web ma anche nell’ospedale stesso dove sono attaccati, sia dentro che fuori, i classici bigliettini con i numeri telefonici di riferimento. I due testimoni che hanno parlato con Le Iene spiegano però come questa ambulanza della morte agisca in modo diverso. Nel momento in cui la famiglia contatta queste persone per il servizio a quanto pare nell’ospedale in questione arriverebbe sempre lo stesso mezzo. A questo punto si carica il paziente in ambulanza mentre i familiari raccolgono le sue cose. In molti casi i parenti del paziente non salgono in ambulanza e danno appuntamento a casa. Cosa succede a questo punto? A loro discrezione, gli ambulanzieri decidono se possono guadagnare o meno sulla persona che stanno trasportando. E per quanto è vero che in molti casi si tratta di persone in fin di vita, sono loro che si fanno giudici del loro tempo sulla terra, scegliendo se sia il caso o meno di mettere fine alla loro vita. Lo  farebbero, secondo quello che è il racconto dei testimoni che hanno raccontato questa storia a Le Iene, iniettando dell’aria con una siringa durante il trasporto, aria che porta a una embolia in molti casi. Arrivati quindi davanti la casa del paziente annunciano la morte ai parenti; le famiglie spesso non ci fanno caso perchè sapevano che il loro congiunto aveva poco tempo di vita e pensano che il trasporto abbia provocato il malessere. A questo punto entrerebbe in atto quello che è il vero business: il personale dell’ambulanza chiede alla famiglia delle onoranze funebri. In molti casi, distrutti dal dolore, i parenti chiedono se se ne possono occupare direttamente loro e questo avviene. Ed è così che queste persone farebbero i soldi, ricevendo una parcella dalla ditta di Onoranze Funebri che darebbe loro una percentuale, guadagnerebbero poi anche dalla vestizione e dai parenti che darebbero loro anche del denaro per ringraziare della gentilezza.

Le due persone che hanno deciso di denunciare quanto sta accadendo, secondo loro dal 2012, segnalano anche il fatto che in questo ospedale, i servizi li farebbe sempre la stessa ambulanza e parlano di “uomini del boss”. Le Iene si sono fermate e hanno consegnato tutto il materiale raccolto a chi di dovere anche per questo durante il servizio non sono stati fatti nomi, non si è parlato dell’ospedale in questione ma molto probabilmente il messaggio è arrivato a chi ha capito di cosa si stesse parlando. 

Il servizio integrale di Roberta Rei è disponibile sul sito ufficiale de Le Iene o sul sito di Mediaset dove si possono rivedere tutti i contributi o anche l’intera puntata. 



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