Omicidio Seriate ultime notizie: il mistero del wi-fi nella villetta dei Tizzani
Omicidio Seriate ultime notizie: il mistero del wi-fi nella villetta dei Tizzani. Chi si è collegato al wifi il giorno dell'omicidio di Gianna?
Nuovi accertamenti presso la villetta di Seriate, la villetta della famiglia di Antonio Tizzani che resta la scena del crimine. Tra la cucina e il salotto di questa abitazione infatti, il 26 agosto del 2016 è stata uccisa Gianna del Gaudio. Da quel giorno si cerca il suo assassino ma al momento, a parte il nome del marito della professoressa, Antonio Tizzani, nel registro degli indagati, si brancola apparentemente nel buio. Ma c’è una novità significativa che arriva dalle nuove indagini che vengono fatte proprio nella villetta della famiglia Tizzani. Un perito informatico infatti è stato chiamato ad effettuare degli accertamenti ed è emerso un dato molto particolare che ci porta a parlare di un vero e proprio mistero, il mistero del wi-fi. Pare infatti che la sera dell’omicidio, oltre alle connessioni dei componenti della famiglia, ci fosse un altro dispositivi agganciato al wi-fi della casa. Questo significherebbe due cose: la prima che qualcuno possedeva la password di questa connessione, la seconda che mentre Antonio Tizzani era in caserma e i suoi figli erano insieme a lui, in casa ci sarebbe stata un’altra persona. I dettagli al momento non sono ancora chiari, non è dato sapere se questa connessione durata circa 20 minuti, sia iniziata nel momento dell’omicidio, ci sia poi interrotta o sia arrivata dopo quando in casa non doveva esserci nessuno. Analizzare questi dati non sarà semplice, perchè come spiegano diversi perito informatici, non sempre un wi.fi registra i dispositivi in modo che si possa arrivare al numero del cellulare usato o a una mail legata a quel dispositivo.
Dal canto suo, Antonio Tizzani che vive in un bed & breakfast a pochi metri dalla sua abitazione, ancora sotto sequestro, continua a proclamare la sua innocenza e parla con i giornalisti.
LE MANI SCURE DEL PRESUNTO ASSASSINO DI GIANNA- Intervistato dal giornalista di Quarto Grado, Sturlese Tosi, il marito di Gianna aggiunge un suo punto di vista a un dettaglio di cui lui aveva parlato agli inquirenti. “Io ho sempre parlato di un uomo con le mani scure, è vero. Vedendo però un film ho pensato a una cosa, e se quello che io pensavo fosse il colore della pelle, in realtà era il sangue di mia moglie?”. L’uomo continua a dichiarare la sua innocenza.