Giampiero Parete racconta il dramma della slavina all’Hotel Rigopiano: sua moglie e i suoi figli sono ancora lì
Giampiero Parete racconta il dramma della slavina all'Hotel Rigopiano: sua moglie e i suoi figli sono ancora lì. Le ultime notizie
E’ stato lui a chiamare il suo datore di lavoro con una telefonata su Whatsapp, è stato lui per primo a chiedere aiuto. Giampiero Parete ha cercato di fare il possibile dopo aver visto con i suoi occhi il dramma di quello che è successo all’Hotel Rigopiano. Una slavina che scendeva dalla montagna, che ha cancellato tutto quello che era davanti ai suoi occhi fino a qualche istante prima. Ma il vero dramma è che in quell’Hotel, Gianluca ha lasciato sua moglie e i suoi due bambini. Erano a Filandola perchè la piccola, che ha da poco compiuto 6 anni, ha chiesto al papà e alla mamma un regalo grande: vedere la neve, E così Giampiero e sua moglie hanno deciso di regalare la neve ai loro figli portandoli al Rigopiano. E poi il dramma: “Dovevamo andare via già in mattinata ma avevamo paura per la neve” spiega il superstite di questa tragedia ai giornalisti che in ospedale parlano con lui. Il proprietario dell’albergo ci ha spiegato che sarebbero presto arrivati dal paese per darci una mano con la pulizia delle strade, qualcuno doveva essere lì prima della notte ma purtroppo la neve ha ritardato tutto. Giampiero racconta che lui e gli altri ospiti dell’Hotel, erano nella hall. Anche i parenti che hanno sentito i loro cari spiegano che avevano tutti pagato, volevano andare via dopo il terremoto, c’era molta paura, erano tutti nervosi ma a spaventarli non era la neve. E invece è arrivata proprio dalla neve la “pugnalata” più grande.
“Ho visto venire giù parte dell’hotel con la mia famiglia dentro” – “Ero uscito per prendere un farmaco in auto a mia moglie, che aveva mal di testa. I miei due figli mi aspettavano sotto la tettoia“, questo il drammatico racconto di Giampiero che spiega poi cosa è accaduto dopo.
LA SLAVINA TRAVOLGE L’HOTEL SOTTO I LORO OCCHI- “Poi ho sentito scricchiolare gli alberi e sono stato investito dalla valanga. Quando sono stato travolto, sono riuscito a tenermi a un ramo, poi mi sono liberato della neve e sono tornato verso la macchina e lì ho visto il manutentore della struttura, Fabio Salzetta”. “In un secondo ho visto venire giù l’hotel con la mia famiglia dentro, sono immagini che non potrò più dimenticare”.