Martina non si suicidò: fuggiva per non essere stuprata, i genitori vogliono giustizia
Martina non si suicidò: fuggiva per non essere stuprata, i genitori vogliono giustizia. Una battaglia lunga 5 anni con le prime verità
Martina guarda il mare con suo padre, quando a Genova andavano insieme a giocare e allenarsi nel parco. Le piaceva il mare, amava studiare, e sognava di fare la sua prima vacanza da sola con le amiche. Ma dalla Spagna, Martina è tornata in una bara. Ai suoi genitori hanno raccontato che si è suicidata, gettandosi dal sesto piano di un albergo, di uno dei tanti alberghi di Palma di Maiorca. Il suo papà e la sua mamma hanno sempre saputo che Martina non avrebbe avuto nessun motivo per togliersi la vita, non lo avrebbe mai fatto. Si sono battuti tenacemente, hanno chiesto alle forze dell’ordine italiane di indagare, e hanno ottenuto qualcosa. Un piccolo passo verso la verità. Martina non si è suicidata, Martina scappava da due ragazzi che probabilmente hanno cercato di stuprarla, questo lo stabilirà il processo, se i due saranno poi rinviati a giudizio. Intanto però i genitori di Martina sanno che la loro piccolo studentessa modello non si è gettata da quel balcone per non tornare più a casa, cercava di salvarsi.
“Non poteva essere stato un incidente, no. Adesso sono convinti anche loro, che sei morta a vent’anni cercando di fuggire a una violenza“. Nei giorni scorsi Bruno Rossi era di nuovo lì, dalla figlia, ma per la prima volta – dopo cinque anni – ha accennato un sorriso: “Lo sapevo, che prima o poi avremmo avuto giustizia. Li processeranno”.
Martina era tornata dalla discoteca in compagnia delle sue amiche, avevamo conosciuto dei ragazzi italiani che stavano proprio nello stesso albergo. Nella camera della ragazze, le due amiche stavano con due dei nuovi conoscenti. Martina per non essere di troppo, era andata a chiacchierare con gli altri due. Una scelta che ha pagato cara. Martina è nella stanza 609, le sue amiche al piano di sotto. Dopo pochi minuti il tonfo, Martina cada ma i ragazzi che erano con lei non fanno nulla, non si preoccupano di niente. E poi il dopo: non parlano, dicono di non ricordare nulla. Un silenzio assordante che però fa riflettere i genitori di Martina. I ragazzi che non sanno di essere intercettati, quando sono soli parlano e dicono anche tanto. Parlano di una violenza sessuale e per la prima volta si inizia a capire cosa potrebbe davvero esser successo a Martina. Il suo corpo fa il resto: viene riesumato e i segni di violenza sono evidenti. Martina non è caduta da quel balcone perchè si è suicidata. Stava provando a scappare da quelli che sarebbero diventati i suoi persecutori.