L’omicidio di Gianna del Gaudio: il giallo del sacchetto di mozzarelle e l’arma del delitto
Ultime notizie da Seriate: il taglierino potrebbe essere l'arma del delitto. Ecco la verità sulla busta, il sacchetto che conteneva quella che potrebbe essere l'arma del delitto con cui Gianna Del Gaudio è stata uccisa
Ci sono delle novità sull’omicidio di Gianna del Gaudio a Seriate. Le ultime notizie sulle indagini fanno anche pensare che la svolta possa essere vicina. Pare infatti che il cutter, il taglierino giallo ritrovato nella siepe a circa 600 metri da casa della vittima, possa davvero essere l’arma del delitto. Il taglierino infatti, avrebbe delle tracce di sangue e queste tracce, sarebbero quelle di Gianna. Sono queste le indiscrezioni che sembrano arrivare dal laboratorio del Ris di Parma che sta eseguendo le analisi sugli oggetti ritrovati. E proprio su questi oggetti ci sono anche delle altre clamorose novità. Due su tutte: il colore dei guanti di lattice e poi il sacchetto dentro il quale il taglierino era stato messo. Iniziamo dai guanti di lattice che sarebbero, secondo le indiscrezioni, chiari, forse bianchi, i classici guanti usa e getta. Se davvero l’assassino indossava questi guanti, come mai Antonio Tizzani, il marito della professoressa ha detto di ricordare che l’uomo incappucciato aveva le mani di carnagione scura? Tizzani non ricorda molti dettagli dell’uomo, ma ha sempre ribadito di ricordare il colore della sua pelle. Una cosa molto strana questa.
La seconda novità riguarda il famoso sacchetto dentro il quale pare ci fossero il taglierino e i guanti. Il sacchetto è di alcuni prodotti caseari, e ha l’indirizzo di un negozio del Sud. In realtà, anche se in un primo momento si era pensato che la busta potesse arrivare dal Sud, ed essere quindi della famiglia Tizzani, che ricordiamo era rientrata da poco da Avellino, oggi emergono delle novità interessanti. Pare infatti, stando anche all’intervista che la giornalista di Pomeriggio Cinque, Ilaria dalle Palle ha confezionato, che il sacchetto appartenga a un negozio che importa, se così possiamo dire, mozzarelle e altri formaggi dal sud. I prodotti arrivano con cadenza settimanale dal Sud e vengono poi consegnati in zona. La giornalista di Canale 5 ha ascoltato uno dei corrieri che porta i prodotti a domicilio. L’uomo ha confermato che anche lo stesso giorno in cui Gianna è stata uccisa, ha consegnato delle mozzarelle a casa Tizzani. Il signore specifica però che la famiglia di Gianna non era la sola ad acquistare questi prodotti.
Come mai quindi questo sacchetto? Potrebbe esser stato preso in casa dei Tizzani dall’assassino? Oppure c’è qualcuno che vuole incastrare Tonino? O ancora è possibile che ci sia un’altra persona coinvolta in questa storia, una persona che aveva in casa il sacchetto?