Attualità Italiana

E’ di Asti la bimba di 10 anni torturata dal padre, dalla matrigna e dalla sorellastra

Operazione Cenerentola per la piccola Sara, la bambina di 10 anni maltrattata dal padre, dal matrigna e dalla sorellastra

Non tutti i genitori amano i propri figli e accade che una bambina di 10 anni sia ridotta a vivere peggio di Cenerentola. E’ una storia vera purtroppo e non ha lo stesso lieto fine della favola perché la vittima è solo una bimba. Botte con i pugni e col bastone, minacce, insulti, il terrore per lei che viveva con il padre, un operaio macedone di 44 anni residente a Castagnole Lanze. L’uomo non era l’unico orco in quella casa dove le botte e la vita d’inferno erano solo per sua figlia; contro la piccola anche la compagna del padre e la sorellastra di 11 anni. Alla piccola veniva addirittura negato il cibo ma le violenze peggiori erano ben altre.

Le parole usate nei suoi confronti, le umiliazioni, gli insulti, ha solo 10 anni ma nessun bambino dovrebbe mai ascoltare una sola di quelle frasi che lei subiva ogni giorno. “Stupida orfana… Che quel cibo sia veleno per te…”. Minacce di morte e il terrore nell’ascoltare “Ti porto in montagna e ti faccio mangiare dai cinghiali… Ti buttiamo nell’immondizia”. Poi sono finalmente arrivati degli angeli, i carabinieri di Asti coordinati dalla procura di Asti. Il padre della piccola, J.K., e la sua compagna. G.D. di 34 anni, sono stati arrestati. Operazione Cenerentola, è così che hanno soprannominato l’indagine i carabinieri. La sorellastra ha un anno in più della piccola Sara, ma è la figlia naturale della donna; per lei tutti i giochi e tutte le pietanze che desiderava; per Sara solo gli avanzi e nessuno si curava di tenerla in ordine e pulite. Sono state le maestre ad accorgersi che la bambina aveva dei problemi, quei lividi sulle braccia hanno fatto finalmente scattare l’allarme e i carabinieri hanno potuto accertare le violenze. Hanno documentato tutto, botte e minacce, hanno dovuto attendere tutte le prove necessarie per salvarla da quell’inferno, lei che aveva bisogno di più amore di tutti. Le due bambini sono state affidate ad una struttura protetta.



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