Canone Rai in bolletta, i rimborsi si chiedono da oggi
Da oggi 15 settembre 2016 è possibile chiedere rimborsi per il canone Rai da parte chi non avrebbe dovuto pagare
Dallo scorso luglio sono scattati i primi addebiti del canone rai in bolletta. Per quest’anno le rate saranno più concentrate ma a partire dal 2017 la situazione sarà più semplice: 10 rate da 10 euro da gennaio a ottobre. Parte invece oggi, 15 settembre 2016, la presentazione dei moduli per chiedere il rimborso dei canone rai in bolletta. In pratica se il canone è stato pagano ma l’importo non era dovuto, il titolare del contratto di fornitura elettrica potrà chiedere il rimborso. In che modo sarà possibile chiedere il rimborso del canone rai in bolletta? Semplice. Online oppure inviando per posta la richiesta compilando l’apposito modello. Nel primo caso la richiesta di rimborso potrà essere presentata dal titolare della fattura relativa all’utenza elettrica direttamente online dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Infatti sul sito web è possibile inoltrare la richiesta entrando nell’apposita sezione dedicata proprio al rimborso del Canone Rai in bolletta. Qualora vogliate inviare per posta la vostra domanda di rimborso allora dovrete inviare una raccomandata all’indirizzo: Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV, Casella Postale 22 – 10121 Torino. Nell’istanza di rimborso del canone cai occorre specificare, nella causale, il motivo della richiesta stessa. In particolare il richiedente (o altro componente della famiglia anagrafica) o è in possesso dei requisiti di esenzione relativi ai cittadini che hanno compiuto il 75esimo anno di età con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro oppure è esente per effetto di convenzioni internazionali. In entrambi i casi deve essere stata presentata la dichiarazione sostitutiva. L’Agenzia delle Entrate indica anche altri motivazioni per i quali si ha diritto al rimborso. Infatti ha diritto al rimborso anche colui che ha pagato il canone rai sia in bolletta che con altre modalità. Altri motivi possono essere i seguenti: il richiedente ha pagato il canone in bolletta e lo stesso è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative ad un’utenza elettrica intestata ad un altro componente della stessa famiglia anagrafica o il richiedente ha presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi da parte propria e dei componenti della sua famiglia anagrafica.I rimborsi scatteranno sulla prima fattura utile oppure saranno pagati direttamente dall’Agenzia delle Entrate.