L’appello del papà del piccolo Loris: “Ho perso tutto, aiutatemi”
L'appello di Davide Stival: non ho più nulla aiutatemi...Il padre del piccolo Loris, che sarebbe stato ucciso da sua moglie, Veronica Panarello, chiede aiuto. Ha perso suo figlio e oggi non ha un lavoro ma deve pensare al piccolo rimasto a casa
La vita di Davide Stival è cambiata in modo profondo e tragico da quel maledetto giorno di novembre, il giorno in cui il suo piccolo Loris è stato ucciso. La vita di chi resta è quella che viene distrutta: Davide oggi è un papà che deve crescere da solo il suo secondo figlio, non ha un lavoro, ha perso il piccolo Loris e ha una moglie in carcere con l’accusa peggiore, quella di essere l’assassina del bambino che aveva solo 8 anni. Una vita stravolta, una vita che a volte sembra non avere più senso. Davide però vuole farcela, vuole lottare e chiede aiuto, in modo sincero, in modo disperato. In esclusiva sul nuovo numero di Giallo in edicola, le parole di Davide Stival, distrutto a due anni di distanza da quel tragico momento.
Le parole di Davide rivelate in esclusiva da Giallo: “Da giugno non ho più un lavoro. Vorrei trovarne uno vicino a dove abito, in provincia di Ragusa. È infatti necessario che io non mi allontani troppo, in modo che la sera possa tornare a casa e stare vicino al mio piccolino, che è rimasto da solo. Chiedo a chiunque abbia bisogno di qualche collaboratore, di tenere in considerazione la mia candidatura”.
Davide, prima che Loris morisse, era spesso in giro per l’Italia, faceva il camionista. Veronica Panarello badava ai suoi due figli. Oggi invece Davide, deve pensare al piccolo di casa, deve dargli tutto l’amore possibile visto che il bambino, tutto d’un tratto, si è ritrovato senza il suo fratellino, volato tra gli angeli, e con sua madre in carcere, una madre che non può neppure vedere.
Davide, è stato aiutato dal sindaco di Vittoria fino a qualche mese fa e dice: ” Mi sento però in dovere di ringraziare la città di Vittoria, soprattutto nella persona del sindaco uscente che, fin dal primo momento, mi ha manifestato la sua solidarietà per la vicenda che mi ha colpito. Gli sono grato per avermi dato la possibilità di rimanere vicino al mio piccolino assumendomi nel suo staff come autista ed esecutore di servizi amministrativi, mansioni che ho svolto fino allo scorso mese di giugno.”
Adesso però c’è ancora bisogno di aiuto per lui, di un nuovo lavoro che gli permetta di stare vicino al suo bambino e non è facile. Davide però vuole anche ricordare, che lo stesso affetto, non è arrivato dall’amministrazione del suo comune. Non solo il sindaco di Santa Croce Camerina non ha ritenuto necessario dare un aiuto al padre del piccolo Loris, secondo quelle che sono le sue parole, avrebbe poi anche disatteso le promesse fatte. Il comune infatti si era impegnato nelle vesti dell’amministrazione comunale a erogare una cifra straordinaria, circa 2000 euro per il lotto cimiteriale del piccolo Loris. Una promessa fatta che, secondo quanto svela Davide, non è stata poi mantenuta.